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Il tedesco precede il rivale Lewis Hamilton, Ferrari solo in terza fila
F.1, Hockenheim: in pole c'è Nico Rosberg
In Germania le Mercedes dominano la situazione. Le rosse deludono (Raikkonen quinto tempo, Vettel solo sesto) dietro alle due Red Bull. Il riscatto per ora non c'è stato

Sul circuito di Hockenheim, rientrato quest’anno del circus della F.1 (dista un centinaio di km da Stoccarda, sede storica della Mercedes), ruggito di Nico Rosberg, appena scalzato da Lewis Hamilton nel Mondiale. Il tedesco centra la pole dopo una bellissima battaglia con l’altra Mercedes dell’inglese: 1’14”363 per lui, 1’14”470 per l’inglese. Doveva essere il weekend del riscatto per la Ferrari, finora non è stato così. Rosse soltanto in terza fila, dietro alle due Red Bull: quinto tempo per Kimi Raikkonen, 1’15”142; solo sesto Sebastian Vettel, 1’15”315, che ha deluso davanti ai suoi connazionali. Terzo crono per l’australiano Daniel Ricciardo che precede di soli 108 millesimi (1’14”726 contro 1’14”834) l’olandese Max Verstappen, giovane compagno di scuderia.
Il dominio della Mercedes è stato assolutamente incontrastato fin dai primi minuti di qualifiche. Nico Rosberg sembrava spacciato nei confronti di Hamilton nella Q3 per la pole: un problema all’acceleratore elettronico lo costringe a rientrare ai box durante il primo tentativo di giro veloce. Ma ai box sistemano la situazione in pochi minuti e al giro successivo il tedesco ottiene la pole.
Nella Q1 le vittime più illustri sono il danese Magnussen (Renault) e il russo Kvyat (Toro Rosso). Rischia grosso la McLaren dell’inglese Button, ma acciuffa l’ingresso in Q2 in extremis. Proprio le due McLaren dell’inglese e di Alonso (venerdì ha compiuto 35 anni), rispettivamente 12° e 14°, falliscono però l’ingresso nei top ten al termine della Q2 dopo i segnali di risveglio di Budapest. Resta fuori dai dieci anche lo spagnolo Sainz (Toro Rosso), 13°, poi anche penalizzato di tre posizioni (16°, in ottava fila) per aver ostacolato Massa nel giro lanciato.
Il dominio della Mercedes è stato assolutamente incontrastato fin dai primi minuti di qualifiche. Nico Rosberg sembrava spacciato nei confronti di Hamilton nella Q3 per la pole: un problema all’acceleratore elettronico lo costringe a rientrare ai box durante il primo tentativo di giro veloce. Ma ai box sistemano la situazione in pochi minuti e al giro successivo il tedesco ottiene la pole.
Nella Q1 le vittime più illustri sono il danese Magnussen (Renault) e il russo Kvyat (Toro Rosso). Rischia grosso la McLaren dell’inglese Button, ma acciuffa l’ingresso in Q2 in extremis. Proprio le due McLaren dell’inglese e di Alonso (venerdì ha compiuto 35 anni), rispettivamente 12° e 14°, falliscono però l’ingresso nei top ten al termine della Q2 dopo i segnali di risveglio di Budapest. Resta fuori dai dieci anche lo spagnolo Sainz (Toro Rosso), 13°, poi anche penalizzato di tre posizioni (16°, in ottava fila) per aver ostacolato Massa nel giro lanciato.