ITALIA
"Niente in comune con teppisti e eversivi"
Mariano Ferro, leader del movimento dei Forconi, sottolinea il carattere pacifico della protesta in Sicilia e si dissocia dalla violenza. Alfano: "Tutta la forza dello Stato contro i violenti". Letta: "Non rappresentano il Paese"
La protesta dei "forconi" proseguirà fino a venerdì in tutta Italia, con sit-in, blocchi stradali e manifestazioni. Giovedì il ministro dell'Interno Angelino Alfano riferirà alla Camera, alle 11, sulla protesta. Intanto, il leader delle contestazioni Mariano Ferro ci tiene a precisare: "I veri Forconi si trovano in Sicilia dove la protesta in questo momento è pacifica. Purtroppo la nostra sigla viene associata a gruppi di teppisti ed eversivi con i quali non c'entriamo nulla".
Letta al Senato: "Non rappresentano il Paese"
Il presidente del Consiglio ha affrontato l'argomento al Senato, nel corso della discussione sulla fiducia al governo: ''Dire che la rappresentanza di una categoriaì economica è la rappresentanza del Paese, che tutto quello che sta accadendo è la rappresentanza del Paese, semplicemente non è vero. Lisciare il pelo a una categoria che viene fatta passare come quella che parla a nome di tutti è uno stravolgimento delle regole della democrazia economica, che è invece la strada che io intendo seguire''.
Torino
A Torino c'è già un secondo arresto per violenza aggravata. Nella mattinata di mercoledì, in piazza Bernini, la Digos ha identificato e arrestato un giovane di 25 anni, per aver tentato d'impedire a un tassista di svolgere il suo lavoro, minacciandolo e intimandogli di scendere dal mezzo. Manifestanti hanno poi occupato per quasi un'ora i binari della linea ferroviaria Torino-Bardonecchia, nella stazione di Avigliana.
Tafferugli a Milano, disagi a Roma
Tafferugli anche a Milano, tra un gruppo di tifosi dell'Ajax e i manifestanti. L'intervento delle forze dell'ordine ha riportato la calma. Nella capitale il servizio della linea B della metro e della Roma-Lido è stato interrotto nei pressi della stazione Garbatella per l'occupazione dei binari da parte di un gruppo di manifestanti. Un centinaio di manifestanti ha poi organizzato un sit-in in piazza Montecitorio durante il dibattito sulla fiducia al governo Letta. Nel padovano, una quindicina di sindaci sono scesi in strada assieme al popolo del forconi a Cittadella. I primi cittadini, accolti da qualche fischio, hanno ricevuto l'invito di togliersi il tricolore. Qualche primo cittadino l'ha coperto con il giaccone al fine di far cessare le tensioni che si stavano creando.
Berlusconi rinvia l'incontro
Intanto Silvio Berlusconi torna a incalzare l'esecutivo: "Da giorni il nostro Paese è bloccato dall'azione di protesta. Sino ad ora il governo è apparso poco reattivo. Cosa aspetta a convocare queste categorie? Forse che accada qualcosa? Ho deciso, per evitare ogni possibile strumentalizzazione di rinviare l'incontro previsto con una delegazione di autotrasportatori".
Salvini: "Entrino in Parlamento"
Sul caso forconi si pronuncia anche Matteo Salvini, neo segretario della Lega: ''Letta si sta scavando la fossa ubbidendo a tutte le richieste fatte da Bruxelles e poi qualcuno si stupisce dei forconi. Dopo il voto di fiducia di oggi dovrebbero entrare in Parlamento''.
Le altre proteste
La piattaforma di adesioni alla protesta si è allargata a macchia d'olio rispetto alle origini del movimento nato in Sicilia nel gennaio 2012, come rivolta di autotrasportatori e agricoltori contro il caro carburante. Oggi ne fanno parte anche studenti, disoccupati, precari, pensionati, venditori ambulanti e persino ultras delle curve calcistiche. "Finché questi politici non se ne andranno a casa, sarà lotta ad oltranza", assicura Danilo Calvani, uno dei leader dei contestatori.
Letta al Senato: "Non rappresentano il Paese"
Il presidente del Consiglio ha affrontato l'argomento al Senato, nel corso della discussione sulla fiducia al governo: ''Dire che la rappresentanza di una categoriaì economica è la rappresentanza del Paese, che tutto quello che sta accadendo è la rappresentanza del Paese, semplicemente non è vero. Lisciare il pelo a una categoria che viene fatta passare come quella che parla a nome di tutti è uno stravolgimento delle regole della democrazia economica, che è invece la strada che io intendo seguire''.
Torino
A Torino c'è già un secondo arresto per violenza aggravata. Nella mattinata di mercoledì, in piazza Bernini, la Digos ha identificato e arrestato un giovane di 25 anni, per aver tentato d'impedire a un tassista di svolgere il suo lavoro, minacciandolo e intimandogli di scendere dal mezzo. Manifestanti hanno poi occupato per quasi un'ora i binari della linea ferroviaria Torino-Bardonecchia, nella stazione di Avigliana.
Tafferugli a Milano, disagi a Roma
Tafferugli anche a Milano, tra un gruppo di tifosi dell'Ajax e i manifestanti. L'intervento delle forze dell'ordine ha riportato la calma. Nella capitale il servizio della linea B della metro e della Roma-Lido è stato interrotto nei pressi della stazione Garbatella per l'occupazione dei binari da parte di un gruppo di manifestanti. Un centinaio di manifestanti ha poi organizzato un sit-in in piazza Montecitorio durante il dibattito sulla fiducia al governo Letta. Nel padovano, una quindicina di sindaci sono scesi in strada assieme al popolo del forconi a Cittadella. I primi cittadini, accolti da qualche fischio, hanno ricevuto l'invito di togliersi il tricolore. Qualche primo cittadino l'ha coperto con il giaccone al fine di far cessare le tensioni che si stavano creando.
Berlusconi rinvia l'incontro
Intanto Silvio Berlusconi torna a incalzare l'esecutivo: "Da giorni il nostro Paese è bloccato dall'azione di protesta. Sino ad ora il governo è apparso poco reattivo. Cosa aspetta a convocare queste categorie? Forse che accada qualcosa? Ho deciso, per evitare ogni possibile strumentalizzazione di rinviare l'incontro previsto con una delegazione di autotrasportatori".
Salvini: "Entrino in Parlamento"
Sul caso forconi si pronuncia anche Matteo Salvini, neo segretario della Lega: ''Letta si sta scavando la fossa ubbidendo a tutte le richieste fatte da Bruxelles e poi qualcuno si stupisce dei forconi. Dopo il voto di fiducia di oggi dovrebbero entrare in Parlamento''.
Le altre proteste
La piattaforma di adesioni alla protesta si è allargata a macchia d'olio rispetto alle origini del movimento nato in Sicilia nel gennaio 2012, come rivolta di autotrasportatori e agricoltori contro il caro carburante. Oggi ne fanno parte anche studenti, disoccupati, precari, pensionati, venditori ambulanti e persino ultras delle curve calcistiche. "Finché questi politici non se ne andranno a casa, sarà lotta ad oltranza", assicura Danilo Calvani, uno dei leader dei contestatori.