CULTURA
Da uno studio della Anne Frank House di Amsterdam
Anna Frank, spuntano pagine inedite del suo diario
Pensieri segreti sul sesso e barzellette "sporche". Grazie a nuove tecnologie digitali gli esperti sono riusciti a leggere il contenuto nascosto di due pagine del celebre diario della giovane ragazza ebrea

Due pagine inedite, volutamente coperte con della carta marrone, forse per vergogna. È la scoperta annunciata oggi dalla Anne Frank House di Amsterdam, che è riuscita a decifrare cosa ci fosse scritto nelle pagine 78 e 79 del celebre diario.
Anna Frank, la ragazzina ebrea che per oltre due anni visse nascosta insieme alla famiglia in una mansarda di una casa di Amsterdam per sfuggire alle persecuzioni naziste, diventata simbolo della tragedia dell'Olocausto, era anche - e soprattutto - una comune adolescente.
Decine di righe manoscritte, tra le quali quattro barzellette che lei stessa definiva "sporche". E poi riflessioni sul sesso e la contraccezione, pensieri di una tredicenne qualsiasi: "A volte immagino che qualcuno mi chieda di spiegargli come funziona il sesso", si legge a pagina 78. Nel diario Anna diario prova a rispondersi e parla di "movimenti ritmici" e "dispositivi medici interni" riferendosi, forse, alla contraccezione.
E poi di prostituzione: "Se un uomo è normale va con le donne. Per strada ci sono donne che parlano con loro e poi se ne vanno insieme. A Parigi ci sono case molto grandi per questo. Papà stesso ci è stato". Infine si concede anche qualche barzelletta "sporca": "Sai perchè ci sono ragazze delle Forze armate tedesche nei Paesi Bassi? Per fare da materasso ai soldati".
Lo studio
Per decifrare il testo, i ricercatori del Museo di Anna Frank, dell'Istituto per la guerra, l'Olocausto e gli studi sul genocidio e dell'Istituto Huygens per la storia dei Paesi Bassi, hanno fotografato le pagine, le hanno retroilluminate con un flash, e poi hanno utilizzato un software di elaborazione delle immagini per decifrare le parole.
"Quelle pagine non sono tanto importanti per il loro contenuto - ha sottolineato il ricercatore dell'Istituto Peter de Bruijn - ma per la loro valenza storica e letteraria. Quei passaggi dimostrano che al di là della sensibilità, Anna Frank era proprio come le sue coetanee: un'adolescente alle prime armi, interessata alla sessualita' e incuriosita dai cambiamenti del corpo".
La storia
Anna Frank iniziò a scrivere il suo quaderno nel 1942, non appena la famiglia Frank si rifugiò in clandestinita' sopra l'ufficio del papà di Anna, Otto. In quelle pagine la tredicenne seppe registrare con un talento innato fatti ed emozioni di uno dei periodi più bui della storia d'Europa.
Anna Frank riuscì a nascondersi fino al 4 agosto del 1944 quando fu catturata insieme al padre, alla madre, Edith, e a sua sorella, Margot. Anna, che aveva solo 14 anni, fu imprigionata nel campo di concentramento di Auschwitz e poi in quello di Bergen-Belsen dove morì l'anno dopo di tifo. L'unico a sopravvivere all'olocausto fu Otto che una volta tornato ad Amsterdam e scoperto il diario della figlia lo volle pubblicare in tedesco nel 1947, e poi nella traduzione inglese nel 1952, con il titolo The Diary of a Young Girl. L'opera è diventata un best seller, tradotta in 67 lingue e letto da generazioni e generazioni di ragazzi.
Anna Frank, la ragazzina ebrea che per oltre due anni visse nascosta insieme alla famiglia in una mansarda di una casa di Amsterdam per sfuggire alle persecuzioni naziste, diventata simbolo della tragedia dell'Olocausto, era anche - e soprattutto - una comune adolescente.
The @annefrankhouse , with @HuygensING and @NIODAmsterdam, today presented the hidden text on two pages covered up with gummed paper in the first #diary of #AnneFrank, with its red checked cover. Thanks to new technology the text on the hidden pages has now been made legible. pic.twitter.com/cw9z0JnNFI
— Anne Frank House (@annefrankhouse) 15 maggio 2018
Decine di righe manoscritte, tra le quali quattro barzellette che lei stessa definiva "sporche". E poi riflessioni sul sesso e la contraccezione, pensieri di una tredicenne qualsiasi: "A volte immagino che qualcuno mi chieda di spiegargli come funziona il sesso", si legge a pagina 78. Nel diario Anna diario prova a rispondersi e parla di "movimenti ritmici" e "dispositivi medici interni" riferendosi, forse, alla contraccezione.
E poi di prostituzione: "Se un uomo è normale va con le donne. Per strada ci sono donne che parlano con loro e poi se ne vanno insieme. A Parigi ci sono case molto grandi per questo. Papà stesso ci è stato". Infine si concede anche qualche barzelletta "sporca": "Sai perchè ci sono ragazze delle Forze armate tedesche nei Paesi Bassi? Per fare da materasso ai soldati".
The text under the covered pages in #AnneFrank's #diary : five crossed-out phrases, four “dirty” jokes and 33 lines about sex education and prostitution. These jokes and passages on sex education are not exceptional in Anne's texts.
— Anne Frank House (@annefrankhouse) 15 maggio 2018
More: https://t.co/CpMl16152V pic.twitter.com/W7ce9I6I0r
Lo studio
Per decifrare il testo, i ricercatori del Museo di Anna Frank, dell'Istituto per la guerra, l'Olocausto e gli studi sul genocidio e dell'Istituto Huygens per la storia dei Paesi Bassi, hanno fotografato le pagine, le hanno retroilluminate con un flash, e poi hanno utilizzato un software di elaborazione delle immagini per decifrare le parole.
"Quelle pagine non sono tanto importanti per il loro contenuto - ha sottolineato il ricercatore dell'Istituto Peter de Bruijn - ma per la loro valenza storica e letteraria. Quei passaggi dimostrano che al di là della sensibilità, Anna Frank era proprio come le sue coetanee: un'adolescente alle prime armi, interessata alla sessualita' e incuriosita dai cambiamenti del corpo".
La storia
Anna Frank iniziò a scrivere il suo quaderno nel 1942, non appena la famiglia Frank si rifugiò in clandestinita' sopra l'ufficio del papà di Anna, Otto. In quelle pagine la tredicenne seppe registrare con un talento innato fatti ed emozioni di uno dei periodi più bui della storia d'Europa.
Anna Frank riuscì a nascondersi fino al 4 agosto del 1944 quando fu catturata insieme al padre, alla madre, Edith, e a sua sorella, Margot. Anna, che aveva solo 14 anni, fu imprigionata nel campo di concentramento di Auschwitz e poi in quello di Bergen-Belsen dove morì l'anno dopo di tifo. L'unico a sopravvivere all'olocausto fu Otto che una volta tornato ad Amsterdam e scoperto il diario della figlia lo volle pubblicare in tedesco nel 1947, e poi nella traduzione inglese nel 1952, con il titolo The Diary of a Young Girl. L'opera è diventata un best seller, tradotta in 67 lingue e letto da generazioni e generazioni di ragazzi.