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MONDO

Sochi

Fa pipì sul muro di casa Putin e rischia la Siberia

La disavventura di Atilay Uslu, proprietario di una compagnia aerea olandese

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Atilay Uslu
di Gnetii Vsevolod
Atilay Uslu, proprietario della compagnia aerea Corendon Airlines che sponsorizza  la squadra di pattinatori olandesi alle Olimpiadi di Sochi, è stato fermato e interrogato dopo aver fatto la pipì sulla residenza di Vladimir Putin.

Secondo il racconto dello stesso Uslu, lui stava festeggiando la vittoria con la squadra, quando gli è venuta voglia di shawarma, piatto assente dal menù del locale in cui si trovavano. Accompagnato da un amico, Uslu è uscito in cerca della pietanza, ma dopo le abbondanti bevute di birra ben presto la ricerca di shawarma si è trasformata in ricerca di un vespasiano. Non trovandone uno nei paraggi, il tycoon si è posizionato vicino al muro più alto al riparo da occhi indiscreti. Non ha fatto in tempo ad abbottonare i pantaloni, dopo aver soddisfatto il bisogno fisico, che è stato immobilizzato da una mezza dozzina di gorilla che l’hanno trascinato in una guardiola dove l’hanno perquisito e interrogato.

Pur non conoscendo il russo, nella conversazione tra le guardie l’olandese ha sentito distintamente la parola “zindan” (prigione cecena, buca rotonda nel terreno profonda circa 3 metri con le mura dritte e lisce che impossibilitano la fuga senza aiuto esterno). Dopo aver saputo che era proprietario di una compagnia aerea, le guardie gli hanno anche detto che gli avrebbero assicurato “un biglietto di sola andata per la Siberia”. Nelle tasche dell’olandese, inoltre, c’erano 3 mila euro in contanti, ma al termine della perquisizione mille euro erano spariti. Uslu però non ha fatto alcuna obiezione, assolutamente soddisfatto di essersela cavata così a buon mercato.