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ITALIA

Trovata in un giardino

Trieste, la morte della neonata abbandonata: minorenne indagata per omicidio

Polizia di Trieste: "Sono in corso accertamenti finalizzati a ricostruire in modo più dettagliato i contorni della vicenda"

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E' al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni la posizione della sedicenne indagata per l'omicidio di una neonata, morta ieri sera all'ospedale infantile Burlo Garofolo di Trieste. Contemporaneamente, ha fatto sapere la Questura di Trieste, è stata interessata la Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario anche al fine di verificare l'eventuale sussistenza di ulteriori responsabilità penali. Per la ragazza la Procura del Tribunale dei minori di Trieste - ha riferito lo stesso Procuratore, Leonardo Tamborini - sarà chiesta una perizia psichiatrica. Per disposizione della stessa Procura, sul corpo della piccola sarà eseguita l'autopsia nella giornata di mercoledì.

Intanto sono in corso accertamenti finalizzati a ricostruire in modo più dettagliato i contorni della vicenda, che si è sviluppata nel primo pomeriggio di ieri - conferma oggi la Polizia di Stato del capoluogo giuliano - allorchè personale in servizio di Volante, su richiesta degli operatori del 118, era intervenuta in via Costalunga 49 (nella periferia est della città), dove, in una zona isolata del giardino condominiale, era stata rinvenuta una neonata abbandonata.

La piccola, le cui condizioni erano apparse da subito estremamente critiche, in condizioni di ipotermia, era stata ricoverata presso l'unità di terapia intensiva neonatale del Burlo. Immediate le ricerche per rintracciare la madre, ad opera degli Uffici operativi della Questura, anche con l'allertamento delle sale operative delle altre Forze di Polizia. Durante i sopralluoghi investigativi da parte della Squadra mobile, qualche ora dopo, una giovane minorenne, accompagnata dalla madre, si era presentata al pronto soccorso dell'ospedale infantile per essere sottoposta a visita a seguito del parto. La ragazza, una studentessa triestina, in evidente stato di shock, avrebbe riferito ai sanitari di non sapere di essere in gravidanza, di aver partorito, da sola, nel bagno di casa nel corso della notte e che, spaventata, credendo che il neonato fosse morto, ha ritenuto di potersi "liberare" del corpo, lasciandolo in una vicina area verde, a quanto riferisce sempre la Questura triestina.

I familiari conviventi della giovane, a loro volta, non avrebbero avuto cognizione dello stato di gravidanza della ragazza, né avrebbero avvertito grida, vagiti o lamenti che potessero far supporre l'accaduto. Avendo tuttavia notato la presenza delle forze dell'ordine ed essendosi sparsa la notizia del ritrovamento della neonata, e rilevate inoltre alcune tracce di sangue nel bagno, i familiari avrebbero messo alle strette la ragazza, che ha deciso di narrare quanto accaduto. Poi la giovane è stata immediatamente condotta presso il vicino pronto soccorso per essere sottoposta a controlli medici.