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MONDO

Buenos Aires

​Argentina, giudice chiede l'arresto dell'ex presidente Cristina Kirchner

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Un giudice federale argentino ha chiesto alla Camera alta di autorizzare l'arresto preventivo dell'ex presidente Cristina Fernández de Kirchner, ora senatrice, nel quadro di un'inchiesta su un memorandum d'intesa firmato fra il suo governo e l'Iran nel 2013.

Per le stesse ragioni il magistrato, Claudio Bonadio, aveva fatto arrestare l'ex segretario di Kirchner durante la presidenza, Carlos Zannini, e il leader peronista Luis D'Elia.

L'ex presidente è accusata di aver intralciato le indagini sull'attacco contro una centro ebraico a Buenos Aires, costato la vita a 85 persone nel 1994. Lo ha detto alla France Presse una fonte giudiziaria. Kirchner è sotto accusa per "tradimento" e occultamento di prove.

Eletta al Senato lo scorso ottobre, Kirchner entrerà in carica il 10 dicembre. Perchè sia eseguito il mandato di arresto, la Camera alta deve revocare l'immunità con una maggioranza dei due terzi in una seduta straordinaria convocata dal presidente Mauricio Macri.

L'accordo tra Teheran e Buenos Aires riguardava le indagini argentine sull'attentato messo a segno da Hezbollah contro l'associazione ebraica Amia che avevano portato all'incriminazione di sette alti funzionari iraniani, accusati di aver organizzato l'attacco terroristico.

Il caso ebbe rilievo internazionale nel 2015, quando il giudice titolare dell'inchiesta sull'attentato Alberto Nisman, denunciò Kirchner e i suoi collaboratori per aver "deciso, negoziato ed organizzato l'impunità dei ricercati iraniani". Qualche giorno dopo Nisman fu trovato morto nel suo appartamento di Buenos Aires, ucciso da uno sparo alla testa in circostanze ancora avvolte dal mistero.