SPORT
Giro d'Italia
Show di Gianluca Brambilla, ottava tappa e maglia rosa
Capolavoro del ciclista lombardo che stacca tutti sul duro sterrato finale con un'azione irresistibile e trionfa in solitaria ad Arezzo. Podio tutto italiano con Montaguti e Moser. Tiene Vincenzo Nibali (12°). Crolla in salita l'ex leader Tom Dumoulin. Domani la temuta crono del Chianti (40,5 km)
Al Giro d'Italia è il giorno perfetto di Gianluca Brambilla, autentico mattatore dell'ottava tappa (Foligno-Arezzo, 186 chilometri): scatta sulla dura salita sterrata dell'Alpe di Poti (ai -26), affronta alla grande il temuto discesone verso la foce dello Scopetone e arriva in solitaria sul traguardo della città toscana. Il premio è la maglia rosa, sfilata ad un Tom Dumoulin che naufraga sulle asperità toscane, giungendo con un ritardo di 2'51". Tris italiano completato da un ottimo Matteo Montaguti, secondo a 1'06", e da Moreno Moser. Tiene botta un reattivo Vincenzo Nibali (12°), che arriva nel gruppo dei big insieme a Valverde, Zakarin, Landa Meana e Uran.
Frazione 'graziata' dal maltempo, tredici in fuga quasi dall'inizio, tra cui Brambilla che mette letteralmente il turbo nel finale. In classifica generale, dietro il ciclista lombardo, seconda piazza per il russo Zakarin (a 23"), terza per l'olandese Kruijswijk (a 33"). Poi Valverde (a 36"), Nibali (a 45") e Chaves (a 48").
"Ancora non ci credo che indosso la maglia rosa, sto andando forte quest'anno e la vittoria è dedicata alla mia compagna e a mia figlia". Così il corridore nativo di Bellano, nuovo leader del Giro, commenta la sua impresa nell'ottava frazione. "Sono contentissimo, soprattutto perché la fuga l'ho creata io in discesa dopo la prima salitella. In pochi ci credevano, visto che in classifica ero staccato di 2' e non ci lasciavano spazio. Siamo andati tutti forte, un grazie speciale a Matteo Trentin che ha dato tutto fin sotto l'Alpe di Poti. Montaguti è partito subito, io non la conoscevo e mi sono gestito. Poi sono partito a tutta senza guardare in faccia nessuno".
Frazione 'graziata' dal maltempo, tredici in fuga quasi dall'inizio, tra cui Brambilla che mette letteralmente il turbo nel finale. In classifica generale, dietro il ciclista lombardo, seconda piazza per il russo Zakarin (a 23"), terza per l'olandese Kruijswijk (a 33"). Poi Valverde (a 36"), Nibali (a 45") e Chaves (a 48").
"Ancora non ci credo che indosso la maglia rosa, sto andando forte quest'anno e la vittoria è dedicata alla mia compagna e a mia figlia". Così il corridore nativo di Bellano, nuovo leader del Giro, commenta la sua impresa nell'ottava frazione. "Sono contentissimo, soprattutto perché la fuga l'ho creata io in discesa dopo la prima salitella. In pochi ci credevano, visto che in classifica ero staccato di 2' e non ci lasciavano spazio. Siamo andati tutti forte, un grazie speciale a Matteo Trentin che ha dato tutto fin sotto l'Alpe di Poti. Montaguti è partito subito, io non la conoscevo e mi sono gestito. Poi sono partito a tutta senza guardare in faccia nessuno".