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ITALIA

S'indagherebbe sul mondo anarchico, Alfano esclude sia terrorismo internazionale

Brescia: bomba rudimentale esplode davanti a sede della Polizia

L'ordigno molto probabilmente era dotato di un timer. L'esplosione è avvenuta 13 minuti dopo che un uomo incappucciato ha lasciato una borsa. Per gli inquirenti l'attentato intendeva fare solo danni e non colpire persone. Il ministro Alfano: "Ci sentiamo di escludere, una pista di matrice di terrorismo internazionale".

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Brescia
E' stato utilizzato probabilmente un timer per fare esplodere l'ordigno rudimentale scoppiato davanti alla sede della Polgai di Brescia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa Investigativa della Polizia di Stato. La supposizione nasce dal fatto che sono trascorsi 13 minuti dal momento in cui le telecamere hanno inquadrato una persona depositare una borsa con l'ordigno e il momento dello scoppio.

Nelle immagini, all'esame degli agenti della Digos e degli agenti del gabinetto di Polizia scientifica per la Lombardia, si vede un uomo di statura medio alta col volto coperto dal cappuccio del giubbotto alzato e che indossa un cappellino. L'uomo deposita una borsa con all'interno l'ordigno davanti al portone e si allontana camminando.

Proprio per questa dinamica la Procura di Brescia procederà per il reato di "atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi (art.280 bis Codice Penale). L'articolo testualmente riporta che "salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque per finalità di terrorismo compie qualsiasi atto diretto a danneggiare cose mobili o immobili altrui, mediante l'uso di dispositivi esplosivi o comunque micidiali, è punito con la reclusione da 2 ai 5 anni". "Se dal fatto deriva pericolo per l'incolumità pubblica - prosegue l'articolo - ovvero un grave danno per l'economia nazionale, si applica la reclusione dai 5 ai 10 anni".

Lo scoppio dell'ordigno rudimentale davanti alla sede della Polgai di Brescia è ritenuto una "grave intimidazione verso la Polizia" dagli inquirenti bresciani impegnati nell'inchiesta. Secondo l'ipotesi degli inquirenti, la bomba artigianale poteva avere effetti letali ma chi l'ha posizionata, per via dell'ora, le 4 e 37, intendeva fare solo danni e non colpire persone. La detonazione è stata comunque molto forte, tanto da far tremare le case della zona e da svegliare i bresciani che hanno subito capito che si trattava di un'esplosione. 

Le indagini della Digos di Brescia si sarebbero concentrate da subito sul mondo anarchico. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano esclude che si sia trattato di un attentato terroristico: "In questo momento ci sono le indagini in corso. Sembra esclusa, anzi, ci sentiamo di escludere, una pista di matrice di terrorismo internazionale. Il resto è nelle mani della magistratura che sta indagando".

Intanto in tutta la provincia di Brescia sono stati istituiti posti di blocco, in particolare lungo le tangenziali, proprio in seguito all'esplosione dell'ordigno rudimentale davanti alla sede della Polgai di Brescia.

La Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa Investigativa della Polizia di Stato è stata istituita ufficialmente nel giugno del 1967 con lo scopo di creare una "Scuola, specializzata nell'insegnamento delle tecniche di polizia giudiziaria, criminale e investigativa - si legge nel sito ufficiale della Polizia - ha come obiettivo primario quello di trasmettere conoscenze, competenze abilità all'investigatore della Polizia di Stato per meglio utilizzare tutti gli strumenti giuridici, tecnici operativi ed interdisciplinari disponibili per il contrasto ai fenomeni criminali".    

La Polgai si trova a Brescia all'interno di un grande complesso con 270 posti letto, aule studio e aree polifunzionali tra cui un poligono di tiro di 50 metri e sale per la simulazione delle tecniche investigative.