MONDO
Ancora scintille tra Pechino e Washington
Global Times: "Chiudere consolato Cina a Houston è una follia". Trump: "Potrebbe toccare ad altri"
"Avete visto cosa è successo - ha spiegato il Presidente Usa ai cronisti della Casa Bianca - pensavamo ci fosse un incendio in quello che abbiamo chiuso. Immagino stessero bruciando documenti. E mi chiedo cosa fossero". Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, nel frattempo ha minacciato contromisure

E' una mossa folle" l'ordine di chiudere il consolato cinese a Houston in 72 ore. Così Hu Xijin, direttore del Global Times, il tabloid in lingua inglese del regime cinese, via Twitter, accusando Washington di non avere "alcuna ragione decente" e definendo l'accusa alla Cina di spionaggio "impertinente". Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, nel frattempo ha minacciato contromisure, se gli Usa non rivedranno la decisione. Che ha definito "una oltraggiosa e ingiustificata mossa che saboterà le relazioni tra i due Paesi", "una escalation senza precedenti delle recenti azioni contro la Cina".
Il Presidente Usa, Donald Trump intanto parlando con i cronisti alla Casa Bianca ha detto: "E' sempre possibile" la chiusura di altri consolati cinesi negli Usa. "Avete visto cosa è successo - ha spiegato - pensavamo ci fosse un incendio in quello che abbiamo chiuso. Immagino stessero bruciando documenti. E mi chiedo cosa fossero". Oltre alla sua ambasciata a Washington e alla sua missione presso le Nazioni Unite a New York, la Cina ha consolati a New York, Chicago e Los Angeles.
Trump ha già cercato di incolpare la Cina per l'epidemia di coronavirus negli Stati Uniti, dove i casi sono aumentati a dismisura minacciando le sue prospettive di rielezione. Il Dipartimento di Stato ha dichiarato di aver ordinato la chiusura del consolato entro 72 ore, accusando hacker cinesi di aver tentato di rubare dati sul vaccino contro il Covid 19 dalle strutture texane, tra cui il sistema medico A&M del Texas e l'Università del Texas MD Anderson Cancer Center di Houston. Mentre la portavoce del Dipartimento di Stato Morgan Ortagus ha dichiarato che la chiusura era destinata "a proteggere la proprietà intellettuale americana e le informazioni private degli americani".
L'amministrazione Trump ha poi anche annunciato che non riaprirà il suo consolato a Wuhan, chiuso a gennaio a causa della pandemia del coronavirus (i restanti 4 sono a Shanghai, Guangzhou, Chengdu e Shenyang, oltre all'ambasciata a Pechino). "Agiremo per proteggere gli americani, proteggere la nostra sicurezza nazionale, la nostra economia e occupazione", ha aggiunto il segretario di Stato Mike Pompeo da Copenhagen.
The #US, while conducting the world’s widest espionage activities, accused #China of hacking, which is political manipulation and an old trick it played hoping to divert attention from its incompetent #COVID19 response, Chinese analysts said. https://t.co/RKUeZs1TUr pic.twitter.com/2BG91rksbs
— Global Times (@globaltimesnews) July 22, 2020
Il Presidente Usa, Donald Trump intanto parlando con i cronisti alla Casa Bianca ha detto: "E' sempre possibile" la chiusura di altri consolati cinesi negli Usa. "Avete visto cosa è successo - ha spiegato - pensavamo ci fosse un incendio in quello che abbiamo chiuso. Immagino stessero bruciando documenti. E mi chiedo cosa fossero". Oltre alla sua ambasciata a Washington e alla sua missione presso le Nazioni Unite a New York, la Cina ha consolati a New York, Chicago e Los Angeles.
Trump ha già cercato di incolpare la Cina per l'epidemia di coronavirus negli Stati Uniti, dove i casi sono aumentati a dismisura minacciando le sue prospettive di rielezione. Il Dipartimento di Stato ha dichiarato di aver ordinato la chiusura del consolato entro 72 ore, accusando hacker cinesi di aver tentato di rubare dati sul vaccino contro il Covid 19 dalle strutture texane, tra cui il sistema medico A&M del Texas e l'Università del Texas MD Anderson Cancer Center di Houston. Mentre la portavoce del Dipartimento di Stato Morgan Ortagus ha dichiarato che la chiusura era destinata "a proteggere la proprietà intellettuale americana e le informazioni private degli americani".
L'amministrazione Trump ha poi anche annunciato che non riaprirà il suo consolato a Wuhan, chiuso a gennaio a causa della pandemia del coronavirus (i restanti 4 sono a Shanghai, Guangzhou, Chengdu e Shenyang, oltre all'ambasciata a Pechino). "Agiremo per proteggere gli americani, proteggere la nostra sicurezza nazionale, la nostra economia e occupazione", ha aggiunto il segretario di Stato Mike Pompeo da Copenhagen.