ITALIA
Udienza preliminare al Tribunale dei Minori
Omicidio Noemi, rito abbreviato per il fidanzato
Il gup ha rigettato la richiesta di messa alla prova e ha disposto l'inizio del procedimento per il 2 e 3 ottobre 2018. La Procura ha chiesto l'archiavizione per i genitori del giovane e il meccanico che aveva accusato con una lettera

Il gup del Tribunale per i Minori di Lecce Aristodemo Ingusci ha accolto la richiesta di rito abbreviato avanzata dai legali difensori di Lucio, in carcere per l'omicidio di Noemi Durini, la sedicenne di Specchia sua fidanzata, uccisa il 3 settembre 2017. Il gup ha rigettato la richiesta di messa alla prova e ha disposto l'inizio del procedimento per il 2 e 3 ottobre 2018.
La ragazza - scomparsa il 3 settembre - fu ritrovata il 13 settembre in una campagna vicino Santa Maria di Leuca. ll ragazzo fu arrestato lo stesso giorno, dopo aver svelato ai carabinieri il luogo in cui era stato nascosto il corpo della ragazzina. Questi è accusato di omicidio preterintenzionale aggravato, occultamento di cadavere e porto di oggetti atti ad offendere e si trova detenuto nel carcere minorile di Cagliari, essendo stato arrestato quando era ancora minorenne. Il padre è accusato invece di concorso in occultamento di cadavere.
Secondo la ricostruzione fin qui emersa dalle indagini della magistratura, il ragazzo avrebbe ucciso Noemi in un impeto d'ira, a causa di problemi sentimentali nella coppia. Nelle scorse settimane il giovane ha scritto una lettera dal carcere - acquisita dagli inquirenti - nella quale indica un meccanico 49enne come responsabile del delitto. L'uomo - stando a quanto gia' accertato nell'immediatezza del delitto - era un amico di Noemi ed era già stato interrogato, dichiarando la propria estraneità rispetto all'omicidio. Per verificare ancora meglio la sua posizione, la pm Buffelli ha disposto una perquisizione nella sua abitazione di Patù, effettuata alla presenza dell'avvocato Luca Puce. Il legale si dice convinto che il suo assistito potrà dimostrare, in sede di interrogatorio, l'assoluta estraneita' ai fatti. Per il meccanico, come per i genitori di Lucio è stata richiesta l'archiviazione.
La ragazza - scomparsa il 3 settembre - fu ritrovata il 13 settembre in una campagna vicino Santa Maria di Leuca. ll ragazzo fu arrestato lo stesso giorno, dopo aver svelato ai carabinieri il luogo in cui era stato nascosto il corpo della ragazzina. Questi è accusato di omicidio preterintenzionale aggravato, occultamento di cadavere e porto di oggetti atti ad offendere e si trova detenuto nel carcere minorile di Cagliari, essendo stato arrestato quando era ancora minorenne. Il padre è accusato invece di concorso in occultamento di cadavere.
Secondo la ricostruzione fin qui emersa dalle indagini della magistratura, il ragazzo avrebbe ucciso Noemi in un impeto d'ira, a causa di problemi sentimentali nella coppia. Nelle scorse settimane il giovane ha scritto una lettera dal carcere - acquisita dagli inquirenti - nella quale indica un meccanico 49enne come responsabile del delitto. L'uomo - stando a quanto gia' accertato nell'immediatezza del delitto - era un amico di Noemi ed era già stato interrogato, dichiarando la propria estraneità rispetto all'omicidio. Per verificare ancora meglio la sua posizione, la pm Buffelli ha disposto una perquisizione nella sua abitazione di Patù, effettuata alla presenza dell'avvocato Luca Puce. Il legale si dice convinto che il suo assistito potrà dimostrare, in sede di interrogatorio, l'assoluta estraneita' ai fatti. Per il meccanico, come per i genitori di Lucio è stata richiesta l'archiviazione.