SCIENZA
Miracolo alimentare
L'alga che sa di guanciale
Si annuncia una rivoluzione nella dieta dei vegani: è stata scoperta un'alga che, se fritta, sa di bacon!

Si chiama Palmaria palmata, è un'alga che cresce naturalmente lungo le coste settentrionali del Pacifico e dell'Atlantico. Ha l'aspetto di una lattuga rossastra e translucida, ed è nota per avere un alto contenuto di protenie e vitamine: per questo - disseccata - viene utilizzata come integratore alimentare ed è tradizionalmente consumata dalle popolazioni costiere nordeuropee.
Che sia commestibile, dunque, non è una novità. La sorpresa viene invece dall'Università dell'Oregon, dove il ricercatore Chris Langdon, professore specializzato in prodotti ittici, ha realizzato (e brevettato) in laboratorio una nuova varietà di Palmaria con l'obiettivo di individuare una fonte alimentare per gli abaloni (grosse conchiglie la cui polpa è commestibile e il guscio molto pregiato), molluschi erbivori che hanno un mercato ricchissimo, soprattutto in Asia.
Poiché il progetto aveva avuto qualche successo, la ricerca è stata ulteriormente finanziata dalla Oregon University; a essa è stato poi associato un altro interessante programma di studio, rivolto all'individuazione di nuovi cibi di origine marina per l'alimentazione umana.
Supportato da nutrizionisti e chef - tra i quali il cuoco-ricercatore Jason Ball, che aveva condotto esperienze simili presso il Nordic Fodd Lab dell'Università di Copenaghen proprio per valorizzare gli ingredienti locali - Langdon ha provato a friggere nell'olio le alghe e ha scoperto che - dopo la cottura - la sua Palmaria acquista uno spiccatissimo e piacevole sapore di bacon, la pancetta di maiale.
Il caso...
Langdon racconta tutta la sua incredibile storia e apre una prospettiva suggestiva: la possibilità, replicando il suo piccolo laboratorio, di allevare cibo di origine marina in qualsiasi luogo. "Basta avere due grosse vasche, acqua di mare e un po' di sole".