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CULTURA

Venezia

Premio Campiello, stravince Rosella Postorino con "Le assaggiatrici"

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I cinque finalisti
Rosella Postorino con 'Le assaggiatrici' (Feltrinelli) ha stravinto la 56a edizione del Premio Campiello, assegnato stasera nel teatro La Fenice a Venezia.

La scrittrice ha avuto 167 voti sui 278 arrivati dalla Giuria Popolare dei Trecento Lettori Anonimi.

Le assaggiatrici avevano "il privilegio e la condanna di assaggiare il cibo del Fuhrer",  come dice l'autrice ed editor quarantenne originaria di Reggio Calabria, cresciuta in Liguria, che vive a
Roma da 17 anni. "Sono felicissima. Voglio ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicino mentre scrivevo questo libro. Grazie al Campiello che mi ha fatto fare un'esperienza bellissima, Rivediamoci" ha detto Postorino, tenendo in mano il premio, la "Vera da pozzo" che è pesantissima. Liberamente ispirato alla storia vera di Margot Wolk, che a 96 anni aveva raccontato di essere stata assaggiatrice di Hitler nella caserma di Karusendorf, il romanzo di Postorino ci mette difronte a un aspetto poco conosciuto e approfondito del nazismo, ma soprattutto ci fa riflettere su fino a che punto sia lecito spingersi per sopravvivere e sull'ambiguità delle pulsioni umane.

Al secondo posto Francesco Targhetta con 'Le vite potenziali' (Mondadori), che ha avuto 42 voti e al terzo Helena Janeczek con 'La ragazza con la Leica' (Guanda), con 29 voti. Al quarto Ermanno Cavazzoni con 'La galassia dei dementi' (La nave di Teseo), con 25 voti e all'ultimo Davide Orecchio con 'Mio padre la rivoluzione' (Minimum Fax), con 15 voti.

La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi era composta per il 52,2% da donne e il 47,8% di uomini fra cui 21 casalinghe, 41 imprenditori, 97 lavoratori dipendenti, 86 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 30 pensionati, 25 studenti.