SPORT
Dodicesima tappa
Tour de France, sui Pirenei seconda vittoria di Rodriguez. Froome sempre saldamente in maglia gialla
La frazione è cominciata con l'omaggio a Fabio Casartelli, scomparso per una caduta al Col de Portet d'Aspet il 18 luglio di 15 anni fa

L'ultima tappa pirenaica (Lannemezan-Plateau de Beille, 195 km) va a Joaquin Rodriguez, che concede così il bis in questo Tour de France (dopo la Anversa-Huy). Il 'Purito' costruisce il suo successo inserendosi nella fuga iniziale e poi sgranando la concorrenza nella salita al Plateau de Beille, l'ultima della quattro (Portet d'Aspet, seconda cat., Col de la Core, prima cat., Port de Lers, prima cat., le precedenti) offerte dal durissimo percorso. Jakob Fuglsag si prende la piazza d'onore dietro lo spagnolo. Il gruppo della maglia gialla, sempre saldamente sulle spalle di Froome, arriva a 6'47" dal leader di giornata.
La frazione è cominciata con l'omaggio a Fabio Casartelli, scomparso per una caduta al Col de Portet d'Aspet (la prima cima affrontata oggi) il 18 luglio di 15 anni fa. Una delegazione della corsa ha portato fiori alla stele dedicata allo sfortunato corridore. La carovana ha passato il Portet d'Aspet dopo nemmeno 40 km di gara con un gruppo di venti corridori (nessuno in grado di impensierire Froome, ma ci sono Rodriguez e Fuglsang) che avevano accumulato una decina di minuti di vantaggio. Il gruppo dei fuggitivi si sgrana e si ricompatta nella salita al Col de la Core, mentre il plotone concede oltre 12 minuti. Nessuno muove attacchi alla maglia gialla.
Al Port de Lers, il campione del mondo Kwiatkowski e Vanmarcke fanno l'andatura e conquistano la cima con circa un minuto sugli altri fuggitivi. Intanto a Plateau de Beille, sul traguardo al termine della salita 'fuori categoria', si scatena un nubifragio con tanto di grandine. I due battistrada trovano la pioggia a una ventina di chilometri dall'arrivo, la salita vera e propria comincia ai -16. Si rompe l'accordo, il polacco prende vantaggio sul belga. Dietro il gruppo maglia gialla accorcia lo svantaggio senza strafare. Kwiatkowski guadagna fino a un minuto sul suo ex gruppetto, poi Rodriguez e Fuglsang accelerano. Vanmarcke viene presto assorbito. Il Purito prova qualche scatto, poi decide di andare e prende Kwiatkowski, ormai esausto, ai -7,7. Il polacco cede di schianto e Fuglsang lo passa secco mettendosi sulle tracce di Rodriguez. Nel gruppo maglia gialla prova a prendere l'iniziativa Nibali, che crea margine su Froome. Il sogno dura circa un chilometro, ma la novità è che stavolta il messinese arriva al traguardo incollato alla maglia gialla.
Classifica generale con una sola lieve limatura fra i capofila. In testa Froome, con Van Garderen a 2'52" e Quintana a 3'09". Guadagna un secondo Valverde, quarto a 3'58". Nibali resta a 7'47", ma scala due posizioni ed è nono.
La frazione è cominciata con l'omaggio a Fabio Casartelli, scomparso per una caduta al Col de Portet d'Aspet (la prima cima affrontata oggi) il 18 luglio di 15 anni fa. Una delegazione della corsa ha portato fiori alla stele dedicata allo sfortunato corridore. La carovana ha passato il Portet d'Aspet dopo nemmeno 40 km di gara con un gruppo di venti corridori (nessuno in grado di impensierire Froome, ma ci sono Rodriguez e Fuglsang) che avevano accumulato una decina di minuti di vantaggio. Il gruppo dei fuggitivi si sgrana e si ricompatta nella salita al Col de la Core, mentre il plotone concede oltre 12 minuti. Nessuno muove attacchi alla maglia gialla.
Al Port de Lers, il campione del mondo Kwiatkowski e Vanmarcke fanno l'andatura e conquistano la cima con circa un minuto sugli altri fuggitivi. Intanto a Plateau de Beille, sul traguardo al termine della salita 'fuori categoria', si scatena un nubifragio con tanto di grandine. I due battistrada trovano la pioggia a una ventina di chilometri dall'arrivo, la salita vera e propria comincia ai -16. Si rompe l'accordo, il polacco prende vantaggio sul belga. Dietro il gruppo maglia gialla accorcia lo svantaggio senza strafare. Kwiatkowski guadagna fino a un minuto sul suo ex gruppetto, poi Rodriguez e Fuglsang accelerano. Vanmarcke viene presto assorbito. Il Purito prova qualche scatto, poi decide di andare e prende Kwiatkowski, ormai esausto, ai -7,7. Il polacco cede di schianto e Fuglsang lo passa secco mettendosi sulle tracce di Rodriguez. Nel gruppo maglia gialla prova a prendere l'iniziativa Nibali, che crea margine su Froome. Il sogno dura circa un chilometro, ma la novità è che stavolta il messinese arriva al traguardo incollato alla maglia gialla.
Classifica generale con una sola lieve limatura fra i capofila. In testa Froome, con Van Garderen a 2'52" e Quintana a 3'09". Guadagna un secondo Valverde, quarto a 3'58". Nibali resta a 7'47", ma scala due posizioni ed è nono.