ECONOMIA
Merger and Aquisition
Italcementi, alle stelle in Borsa dopo l'accordo con i tedeschi di HeildebergCement
Dopo l'acquisizione da parte del colosso tedesco del settore, il titolo della società sinora controllata dalla famiglia Pesenti a Piazza Affari vola in apertura a un teorico +50%

Italcementi riesce a fare prezzo a Piazza Affari. Il titolo entra in contrattazione e fa segnare un balzo del 52% a 10,03 euro dopo la cessione del gruppo ai tedeschi di Heidelberg Cement sulla base di una valutazione di 10,60 euro per azione. Un "premio" considerevole, dato che rappresenta un valore del 70,6% superiore rispetto al prezzo di Borsa degli ultimi 3 mesi.
A metà mattina segna un +48% che comunque avvicina il valore a quello dell'Opa.
Inclusi i debiti, l'accordo valuta Italcementi 7 miliardi di Euro. Ieri, Italcementi aveva chiuso con un balzo +6,4% a €6,59.
In forte rialzo anche Italmobiliare che mette a segno un progresso del 37%. L'operazione alimenta gli acquisti anche su Buzzi Unicem che sale di oltre l'8%.
L'operazione
Il controllo del gruppo industriale che da sempre fa capo alla famiglia Pesenti viene ceduto a sorpresa per oltre 1,6 miliardi a Heidelberg per creare il primo gruppo mondiale negli aggregati, il secondo nel cemento e il terzo nel calcestruzzo. "Un imprenditore sa che l'importante è garantire lo sviluppo futuro dell'attività più che arroccarsi nella continuità del controllo dell'azienda", commenta Giampiero Pesenti, figlio di Carlo, uno dei sei fratelli fondatori dell'impresa nata all'inizio del secolo nella bergamasca.
Italmobiliare
L'accordo prevede l'assegnazione ad Italmobiliare, come parte del corrispettivo di acquisto, di una quota del capitale della 'nuova' HeidelbergCement compresa fra il 4% e il 5,3% - tramite aumento di capitale riservato - che corrisponde a un controvalore tra i 560 e 760 milioni. Con questa partecipazione azionaria Italmobiliare - della quale Mediobanca è stata advisor - diverrà il secondo azionista industriale di HeidelbergCement, con un rappresentante all'interno del Consiglio di Sorveglianza. Successivamente alla chiusura dell'operazione, HeidelbergCement sarà tenuta ad effettuare un'Offerta pubblica di acquisto obbligatoria per cassa sul restante capitale di Italcementi al medesimo prezzo per azione pagato a Italmobiliare che da parte sua, nell'ambito dell'operazione, si impegna ad acquistare da Italcementi le attività nel settore delle energie rinnovabili (Italgen) e nell"eprocurement' (BravoSolution).
Prospettive industriali
"Oltre a mantenere una forte presenza nel settore dei materiali da costruzione, con la partecipazione in HeidelbergCement rafforzeremo il portafoglio di investimenti industriali che si affiancano alle partecipazioni già detenute nel settore dell'imballaggio alimentare (SirapGema) e in altri comparti diversificati", afferma la nota della holding che fa capo ai Pesenti al termine del Cda che ha approvato l'operazione con il gruppo tedesco. L'acquisizione del 45% e quindi del controllo di Italcementi avviene in un settore che poche settimane fa ha visto l'accordo da 41 miliardi tra Holcim e Lafarge.
Heildeberg
HeidelbergCement lo scorso anno ha registrato ricavi per 12,6 miliardi con 44.900 dipendenti in oltre 40 Paesi e capitalizza quasi 14 miliardi alla Borsa di Francoforte mentre Italcementi 'vale', secondo le quotazioni di Piazza Affari, circa 2,3 miliardi mentre con questa operazione viene valutata circa 3 miliardi.
A metà mattina segna un +48% che comunque avvicina il valore a quello dell'Opa.
Inclusi i debiti, l'accordo valuta Italcementi 7 miliardi di Euro. Ieri, Italcementi aveva chiuso con un balzo +6,4% a €6,59.
In forte rialzo anche Italmobiliare che mette a segno un progresso del 37%. L'operazione alimenta gli acquisti anche su Buzzi Unicem che sale di oltre l'8%.
L'operazione
Il controllo del gruppo industriale che da sempre fa capo alla famiglia Pesenti viene ceduto a sorpresa per oltre 1,6 miliardi a Heidelberg per creare il primo gruppo mondiale negli aggregati, il secondo nel cemento e il terzo nel calcestruzzo. "Un imprenditore sa che l'importante è garantire lo sviluppo futuro dell'attività più che arroccarsi nella continuità del controllo dell'azienda", commenta Giampiero Pesenti, figlio di Carlo, uno dei sei fratelli fondatori dell'impresa nata all'inizio del secolo nella bergamasca.
Italmobiliare
L'accordo prevede l'assegnazione ad Italmobiliare, come parte del corrispettivo di acquisto, di una quota del capitale della 'nuova' HeidelbergCement compresa fra il 4% e il 5,3% - tramite aumento di capitale riservato - che corrisponde a un controvalore tra i 560 e 760 milioni. Con questa partecipazione azionaria Italmobiliare - della quale Mediobanca è stata advisor - diverrà il secondo azionista industriale di HeidelbergCement, con un rappresentante all'interno del Consiglio di Sorveglianza. Successivamente alla chiusura dell'operazione, HeidelbergCement sarà tenuta ad effettuare un'Offerta pubblica di acquisto obbligatoria per cassa sul restante capitale di Italcementi al medesimo prezzo per azione pagato a Italmobiliare che da parte sua, nell'ambito dell'operazione, si impegna ad acquistare da Italcementi le attività nel settore delle energie rinnovabili (Italgen) e nell"eprocurement' (BravoSolution).
Prospettive industriali
"Oltre a mantenere una forte presenza nel settore dei materiali da costruzione, con la partecipazione in HeidelbergCement rafforzeremo il portafoglio di investimenti industriali che si affiancano alle partecipazioni già detenute nel settore dell'imballaggio alimentare (SirapGema) e in altri comparti diversificati", afferma la nota della holding che fa capo ai Pesenti al termine del Cda che ha approvato l'operazione con il gruppo tedesco. L'acquisizione del 45% e quindi del controllo di Italcementi avviene in un settore che poche settimane fa ha visto l'accordo da 41 miliardi tra Holcim e Lafarge.
Heildeberg
HeidelbergCement lo scorso anno ha registrato ricavi per 12,6 miliardi con 44.900 dipendenti in oltre 40 Paesi e capitalizza quasi 14 miliardi alla Borsa di Francoforte mentre Italcementi 'vale', secondo le quotazioni di Piazza Affari, circa 2,3 miliardi mentre con questa operazione viene valutata circa 3 miliardi.