ITALIA
Il caso scoppiato in Regione Lombardia
Tangenti in Lombardia, il pm dice no alla scarcerazione per Mario Mantovani
Il legale aveva richiesto gli arresti domiciliari per l'esponente di Forza Italia. Adesso la decisione spetta al gip di Milano, che può ignorare il parere espresso dal pm. Intanto spuntano nuovi indagati.

Il Pubblico Ministero di Milano Giovanni Polizzi ha detto no alla richiesta di scarcerazione dell'ex vicepresidente della regione Lombardia Mario Mantovani, arrestato martedì scorso per concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti in un'inchiesta della Gdf e della Procura di Milano che ha portato in carcere anche il suo collaboratore Giacomo Di Capua e un ingegnere del Provveditorato alle opere pubbliche per la Lombardia e la Liguria, Angelo Bianchi. Reati che sarebbero stati commessi tra il 6 giugno 2012 e il 30 giugno 2014, fra i quali gare truccate per alcuni appalti relativi al servizio di trasporto dei malati dializzati.
Il difensore del politico di Forza Italia, Roberto Lassini, aveva chiesto che fossero concessi gli arresti domiciliari. Adesso la decisione sull'istanza della difesa spetta al gip di Milano Stefania Pepe. Un pronunciamento che deve arrivare entro martedì.
Spuntano nuovi indagati
Nel frattempo è aumentato il numero delle persone finite sotto indagine. Tra queste compaiono Francesco Errichello, ex provveditore interregionale alle opere pubbliche per la Lombardia e per la Liguria, e Antonio Pisano, personaggio molto vicino al politico di Forza Italia che secondo gli inquirenti avrebbe rivestito il ruolo di "cassiere della famiglia Mantovani". Nel fascicolo del pm Polizzi sono stati inoltre iscritti alcuni amministratori che sarebbero stati i "prestanome" di Mantovani nella gestione di diverse società a lui riconducibili.
Il difensore del politico di Forza Italia, Roberto Lassini, aveva chiesto che fossero concessi gli arresti domiciliari. Adesso la decisione sull'istanza della difesa spetta al gip di Milano Stefania Pepe. Un pronunciamento che deve arrivare entro martedì.
Spuntano nuovi indagati
Nel frattempo è aumentato il numero delle persone finite sotto indagine. Tra queste compaiono Francesco Errichello, ex provveditore interregionale alle opere pubbliche per la Lombardia e per la Liguria, e Antonio Pisano, personaggio molto vicino al politico di Forza Italia che secondo gli inquirenti avrebbe rivestito il ruolo di "cassiere della famiglia Mantovani". Nel fascicolo del pm Polizzi sono stati inoltre iscritti alcuni amministratori che sarebbero stati i "prestanome" di Mantovani nella gestione di diverse società a lui riconducibili.