MONDO
La presidente è già sospesa
Brasile, commissione del Senato raccomanda la rimozione di Dilma Rousseff
Approvata una mozione che accusa la presidente di attentare alla Costituzione e ne chiede la rimozione. Il voto non è vincolante ma rappresenta un segnale per l'esito finale dell'impeachment

Brutte notizie per la presidente del Brasile, alla vigilia dell'apertura dei Giochi di Rio. La commissione competente del Senato ha votato a favore dell'impeachment di Dilma Rousseff per aver infranto le leggi di bilancio. Il voto apre la strada alla rimozione della presidente, già sospesa, entro la fine del mese da parte della plenaria del Senato.
I 21 membri della commissione hanno votato 14 a 5 a favore della procedura di destituzione. Dilma Rousseff è accusata di aver manipolato il bilancio statale per poter essere rieletta nella campagna del 2014. Il Senato voterà martedì 9 sull'apertura del procedimento contro la presidente. La decisione finale è attesa entro agosto.
"La presidente sarà rimossa dal suo incarico per i reati estremamente gravi che ha commesso", ha detto il senatore dell'opposizione Cassio Lima. "Si tratta - ha continuato - di una delle più grandi truffe nella storia del paese".
Rousseff è accusata di aver speso denaro pubblico senza l'approvazione del Congresso e di aver "aggiustato" il bilancio dello Stato prendendo a prestito denaro dalle banche statali, prima del voto presidenziale del 2014. La leader di sinistra s'è difesa sostenendo che si è trattato di operazioni consuete tra le precedenti amministrazioni e non di un motivo valido per un impeachment.
Secondo la presidente, i suoi avversari politici, a partire da Michel Temer che sta svolgendo il ruolo di presidente ad interim, hanno messo in atto un colpo di stato mascherato. Temer, se l'impeachment dovesse andare in porto, diventerebbe presidente a pieno titolo fino alle elezioni del 2018. Il 9 agosto il Senato, in seduta plenaria, deciderà se procedere con il processo di destituzione. In questo caso servirà solo una maggioranza semplice. A fine processo, poi, il Senato dovrà votare di nuovo e decidere: in tal caso per l'impeachment saranno necessari i due terzi dei voti. Questo voto è previsto peri il 29 agosto.
I 21 membri della commissione hanno votato 14 a 5 a favore della procedura di destituzione. Dilma Rousseff è accusata di aver manipolato il bilancio statale per poter essere rieletta nella campagna del 2014. Il Senato voterà martedì 9 sull'apertura del procedimento contro la presidente. La decisione finale è attesa entro agosto.
"La presidente sarà rimossa dal suo incarico per i reati estremamente gravi che ha commesso", ha detto il senatore dell'opposizione Cassio Lima. "Si tratta - ha continuato - di una delle più grandi truffe nella storia del paese".
Rousseff è accusata di aver speso denaro pubblico senza l'approvazione del Congresso e di aver "aggiustato" il bilancio dello Stato prendendo a prestito denaro dalle banche statali, prima del voto presidenziale del 2014. La leader di sinistra s'è difesa sostenendo che si è trattato di operazioni consuete tra le precedenti amministrazioni e non di un motivo valido per un impeachment.
Secondo la presidente, i suoi avversari politici, a partire da Michel Temer che sta svolgendo il ruolo di presidente ad interim, hanno messo in atto un colpo di stato mascherato. Temer, se l'impeachment dovesse andare in porto, diventerebbe presidente a pieno titolo fino alle elezioni del 2018. Il 9 agosto il Senato, in seduta plenaria, deciderà se procedere con il processo di destituzione. In questo caso servirà solo una maggioranza semplice. A fine processo, poi, il Senato dovrà votare di nuovo e decidere: in tal caso per l'impeachment saranno necessari i due terzi dei voti. Questo voto è previsto peri il 29 agosto.