POLITICA
L'intervento al Parlamento Europeo
Strasburgo, Mattarella: "Europa ferita e lacerata, ora più coesione"
Nel suo discorso il Presidente della Repubblica ha ribadito "ancora una volta, con forza, la solidarietà totale e incondizionata alla Francia, alle sue istituzioni, al suo popolo"

"Prendo la parola in un momento particolarmente drammatico per tutti noi. L'Europa è ferita: Bruxelles, Copenaghen, Londra, Madrid, Parigi, sono altrettante lacerazioni, dolorose e incancellabili, sul corpo della nostra Unione". Sono le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha aperto così il suo intervento al Parlamento europeo.
"A Parigi - ha proseguito Mattarella - è stata colpita la nostra vita di tutti i giorni, la nostra concezione dello stare insieme, le nostre abitudini: quel modo di essere, pensare e vivere che è proprio e caratteristico dei cittadini dell'Unione". Il Presidente della Repubblica ha quindi ricordato in Aula Valeria Solesin, "una ragazza italiana, una ragazza europea, la cui giovane vita è stata stroncata".
"L'Europa è nata dalla solidarietà", ha quindi ricordato l'inquilino del Qurininale, frutto degli "ex nemici", "ex avversari nella Guerra Fredda". Ma ora "tutto questo non basta più. A noi tutti viene oggi prepotentemente chiesto un di più di responsabilità, un di più di iniziativa, un di più di coesione. Solo così potremo vincere le sfide arroganti che il terrorismo porta sin dentro le nostre case".
Schengen è "l'un unico spazio di libertà europeo che non possiamo perdere ma che, anzi, dobbiamo saper estendere, nella tutela del bene della sicurezza"."Solo con più unità tra Stati - ha concluso - riusciremo a sconfiggere il terrorismo. Nessun Paese è in grado di affrontarlo da solo".
Gli apprezzamenti di Juncker
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, davanti all'Europarlamento a Strasburgo ha pronunciato un "discorso eccellente, comunitario, in linea con la grande tradizione europeista italiana, e che ha dato anche una visione in prospettiva". E' il giudizio del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Lo ha detto ai giornalisti il portavoce di Juncker, Margaritis Schinas, al termine dell'incontro bilaterale fra il presidente della Commissione e il capo dello Stato italiano, seguito al discorso nell'emiciclo di Strasburgo.
"A Parigi - ha proseguito Mattarella - è stata colpita la nostra vita di tutti i giorni, la nostra concezione dello stare insieme, le nostre abitudini: quel modo di essere, pensare e vivere che è proprio e caratteristico dei cittadini dell'Unione". Il Presidente della Repubblica ha quindi ricordato in Aula Valeria Solesin, "una ragazza italiana, una ragazza europea, la cui giovane vita è stata stroncata".
"L'Europa è nata dalla solidarietà", ha quindi ricordato l'inquilino del Qurininale, frutto degli "ex nemici", "ex avversari nella Guerra Fredda". Ma ora "tutto questo non basta più. A noi tutti viene oggi prepotentemente chiesto un di più di responsabilità, un di più di iniziativa, un di più di coesione. Solo così potremo vincere le sfide arroganti che il terrorismo porta sin dentro le nostre case".
Schengen è "l'un unico spazio di libertà europeo che non possiamo perdere ma che, anzi, dobbiamo saper estendere, nella tutela del bene della sicurezza"."Solo con più unità tra Stati - ha concluso - riusciremo a sconfiggere il terrorismo. Nessun Paese è in grado di affrontarlo da solo".
Gli apprezzamenti di Juncker
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, davanti all'Europarlamento a Strasburgo ha pronunciato un "discorso eccellente, comunitario, in linea con la grande tradizione europeista italiana, e che ha dato anche una visione in prospettiva". E' il giudizio del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Lo ha detto ai giornalisti il portavoce di Juncker, Margaritis Schinas, al termine dell'incontro bilaterale fra il presidente della Commissione e il capo dello Stato italiano, seguito al discorso nell'emiciclo di Strasburgo.