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SPORT

All Blacks favoriti

Coppa del Mondo di Rugby 2015, si parte con Inghilterra-Fiji

A Twickenham prende il via il torneo. L'Italia debutterà domani sera contro la Francia. L'obiettivo è arrivare ai quarti di finale, ma la strada inizia in salita

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Lo stadio di Twickenham a Londra (Lapresse)
Ci siamo: sei settimane di rugby, 48 partite in 13 stadi già tutti esauriti, 20 nazionali divise in quattro gironi, uno spettacolo globale capace di generare più di tre miliardi di sterline. Inizia stasera nel tempio di Twickenham, con l'esordio dei padroni di casa inglesi contro Fiji, l'ottava edizione della Coppa del Mondo di rugby.
 
Venduto il 95% dei biglietti
Si tratta del terzo evento sportivo più seguito, dopo le Olimpiadi e i mondiali di calcio, dall'alto di una audience prevista che sfiora gli 800 milioni di telespettatori disseminati in 209 nazioni al mondo. Sono già stati venduti in prevendita oltre 2,25 milioni di biglietti (pari al 95% dei tagliandi disponibili), a conferma dell'enorme attesa che si respira nelle 10 città inglesi (ma si gioca anche a Cardiff, in Galles).
 
Riflettori sugli All Blacks
La favorita d'obbligo è la Nuova Zelanda, detentrice della William Webb Ellis Cup (vinta quattro anni fa ad Aukland, in finale contro la Francia), nonché dominatrice nel ranking mondiale. È la nazionale da battere, secondo i bookies locali e l'unanime giudizio degli esperti. Un pronostico convalidato anche dalle 24 vittorie in altrettanti incontri nei precedenti gironi eliminatori, che per la Nuova Zelanda cominciano domenica contro l'Argentina. Sono due le corone mondiali per gli All Blacks (la prima nel 1987), ma sempre conquistate nei mondiali di casa. Due come i trionfi iridati di Australia e Sudafrica. L'egemonia dell'emisfero sud è stata violata una sola volta dall'Inghilterra, nella finale 2003 di Sydney contro l'Australia.
  
Poca fiducia nell’Italia
L'Italia è sbarcata in Inghilterra nella sfiducia generale di un'ambiente lacerato da polemiche interne e scadenti risultati. Domani sera, nell'esordio contro la Francia, dovrà anche fare a meno del suo capitano Sergio Parisse. Sarà un'assenza pesantissima per una squadra fragile, reduce da un Sei Nazioni negativo, che non è mai riuscita a qualificarsi ai quarti di finale in sette partecipazioni.
 
Obbligatorio iniziare con una vittoria
Per i colori azzurri l'edizione migliore, ma sfortunata, resta la prima (1987), quando solo la differenza mete aveva negato il passaggio del turno, premiando Fiji. La peggiore, quella alla vigilia del debutto nel Sei Nazioni: nel 1999, tre sconfitte su tre per gli Azzurri. Il rischio che il mondiale italiano finisca dopo una sola partita è concreto: in caso di sconfitta contro la Francia, tre volte finalista nella Coppa del Mondo, agli Azzurri non resterebbe che battere l'Irlanda per qualificarsi nella Pool D (vincendo ovviamente anche le altre partite contro Canada e Romania). Ma sconfiggere gli irlandesi - almeno sulla carta - è fuori dalla portata della squadra del ct Jacques Brunel, che lascerà dopo la spedizione in Inghilterra.