Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-daac4129-9fc6-4d37-9dfa-cbde15dfc530.html | rainews/live/ | true
MONDO

L'Aia

Migranti, Ue denunciata alla Corte Penale per i morti nel Mediterraneo

Denuncia rivolta all'Ue e agli Stati membri che hanno svolto un ruolo nella crisi dei rifugiati: Italia, Germania e Francia. Citati i premier italiani Renzi e Gentiloni, così come i ministri dell'Interno Minniti e Salvini

Condividi

L'Ue e gli stati membri dovrebbero essere perseguiti per la morte di migliaia di migranti nel Mediterraneo. E' quanto chiede una denuncia presentata alla Corte penale internazionale (Cpi) come riporta il Guardian.

Il documento di 245 pagine richiede un'azione punitiva sulla politica migratoria dell'Ue basata sulla deterrenza a partire dal 2014, in cui presumibilmente "si è inteso sacrificare la vita dei migranti in difficoltà in mare, con l'unico obiettivo di dissuadere gli altri in situazioni analoghe a cercare salvezza in Europa".

L'atto d'accusa di Juan Branco, ex avvocato dell'Università di Parigi, e Omer Shatz, un avvocato israeliano all'Università di Sciences Po a Parigi, è rivolto all'Ue e agli Stati membri che hanno svolto un ruolo nella crisi dei rifugiati: Italia, Germania e Francia. Nella denuncia sono citati i presidenti del Consiglio italiani, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, così come i ministri dell'Interno, Marco Minniti e Matteo Salvini. Lo riferisce il Corriere della Sera che, insieme a Le Monde, El Pais, The Guardian, Associated Press e Der Spiegel, ha potuto vedere il documento.

La replica dell'Ue: il bilancio delle vite salvate parla da solo
"Il bilancio dell'Unione Europea nel salvare vite nel Mediterraneo parla da solo. Salvare vite umane è la priorità" ha detto una portavoce della Commissione, Natasha Bertaud, ricordando che la Commissione ha già detto in precedenza che "la fine di Mare Nostrum è stata un errore" e che la Commissione ha preso provvedimenti con missioni europee per "salvare più vite umane possibili".

Dal 2015 sono state lanciate 4 operazioni marittime, in seguito alla conclusione dell'operazione italiana Mare Nostrum, e grazie all'intervento europeo nel Mediterraneo "sono state salvate 730.000 persone. "Non è l'Unione europea a causare questa tragedia, ma è il modello crudele utilizzato dai trafficanti che sfruttano la miseria e mettono la vita delle persone in pericolo", ha concluso Bertaud.