MONDO
Svizzera
Tragedia del Gran San Bernardo: morto anche il quarto scialpinista colpito dalla valanga
Le vittime diventato quattro: due uomini e due donne, tutti sulla 50ina, residenti nel Milanese. Altre due persone del gruppo sono invece riuscite a salvarsi: uno ha riportato solo ferite lievi ed è stato dimesso, un altro non è stato colpito dalla valanga ed è quindi illeso.

Nella notte è morto anche il quarto scialpinista travolto ieri da una valanga sul versante svizzero del Gran San Bernardo. Portato in rianimazione in condizioni gravissime non è riuscito a sopravvivere. Le vittime diventano così quattro - erano partiti in sei - ma al momento è stata resa nota l'identità solamente di due: Gianluca Spina, presidente del Mip, la School of Management del Politecnico di Milano, e Francesca Clerici, neurologa dell'Ospedale Sacco di Milano.
Una quinta persona - un uomo di 52 anni - è rimasto leggermente ferito mentre il sesto non è stato colpito dalla slavina e quindi è rimasto illeso. Tutti sono residenti nel Milanese.
Sepolti da due metri di neve
Quando sono arrivati i soccorsi - tardivi a causa del maltempo - gli scialpinisti erano sotto oltre due metri di neve, feriti per l'impatto con la valanga e in avanzato stato di ipotermia. Quando sono stati travolti dalla massa di neve erano nell'unico tratto pericoloso di un percorso considerato semplice dalle guide alpine.
Una quinta persona - un uomo di 52 anni - è rimasto leggermente ferito mentre il sesto non è stato colpito dalla slavina e quindi è rimasto illeso. Tutti sono residenti nel Milanese.
Sepolti da due metri di neve
Quando sono arrivati i soccorsi - tardivi a causa del maltempo - gli scialpinisti erano sotto oltre due metri di neve, feriti per l'impatto con la valanga e in avanzato stato di ipotermia. Quando sono stati travolti dalla massa di neve erano nell'unico tratto pericoloso di un percorso considerato semplice dalle guide alpine.