SPETTACOLO
Cinema, tra erotismo e censura
A Berlino è il giorno di "Nymphomaniac": applausi e risate di scherno
L'atteso film-scandalo di Von Trier proiettato alla Berlinale: per i critici è uno sterile esercizio provocatorio. E lui intanto fa ironia sul Festival di Cannes

Dopo annunci, polemiche e provocazioni, a Berlino è arrivato il giorno di “Nymphomaniac – Parte I”, il kolossal erotico di Lars Von Trier, presentato al Festival in versione non censurata. Ma questo primo capitolo del lunghissimo racconto, complessivamente lungo oltre cinque ore e per esigenze distributive spezzato in due parti, alla fine pare essersi risolto in una grande bolla di sapone. Al termine della proiezione ufficiale, molti applausi, certo, ma per tutta la durata del film sono stati molti i momenti di comicità involontaria, con esplosioni di risa nella sala. I critici, a caldo, hanno detto che si tratta di una sterile provocazione e, per alcuni, si tratta addirittura del Von Trier meno ispirato di tutta la sua carriera, con un estremismo nelle immagini alla fine molto freddo e nessuna partecipazione emotiva alla vicenda di Joe, interpretata da Charlotte Gainsbourg.
Il sarcasmo del regista danese
Von Trier non si è presentato in conferenza stampa, ma anche al photocall non ha mancato di polemizzare con il Festival di Cannes. Si è presentato infatti con una t-shirt del Festival francese con una scritta: "Persona non grata". Esattamente la motivazione con la quale il Festival di Cannes lo espulse nel 2011 quando aveva in concorso il film “Melancholia”. Insomma, l'ironia al regista non è mancata e il suo forfait in conferenza stampa a Berlino nasce appunto da quella espulsione dal Festival francese nata per una frase, da lui detta, che venne considerata troppo filonazista. Intanto in conferenza stampa la produttrice del film ha accennato, ovviamente scherzando, che la seconda parte di “Nymphomaniac” potrebbe approdare proprio al Festival di Cannes.
Il sarcasmo del regista danese
Von Trier non si è presentato in conferenza stampa, ma anche al photocall non ha mancato di polemizzare con il Festival di Cannes. Si è presentato infatti con una t-shirt del Festival francese con una scritta: "Persona non grata". Esattamente la motivazione con la quale il Festival di Cannes lo espulse nel 2011 quando aveva in concorso il film “Melancholia”. Insomma, l'ironia al regista non è mancata e il suo forfait in conferenza stampa a Berlino nasce appunto da quella espulsione dal Festival francese nata per una frase, da lui detta, che venne considerata troppo filonazista. Intanto in conferenza stampa la produttrice del film ha accennato, ovviamente scherzando, che la seconda parte di “Nymphomaniac” potrebbe approdare proprio al Festival di Cannes.