Roma
Carabiniere ucciso, il Gip convalida il fermo dei due americani
Sarebbe Lee l'esecutore materiale del delitto. Salvini: "Negli Usa pena di morte per gli assassini, non dico di arrivare a tanto ma al carcere a vita sì". Avviato procedimento disciplinare contro la prof che ha postato offese

Restano in carcere Elder Finnegan Lee e Christian Gabriel Natale Hjort, i due cittadini americani accusati dell'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega. Il gip di Roma Chiara Gallo ha convalidato il fermo così come sollecitato dalla Procura. I due sono accusati di concorso in omicidio e tentata estorsione.
I due sono stati fermati nella stanza dell'hotel in cui alloggiavano, a poche decine di metri dal luogo in cui è avvenuta l'aggressione, presso piazza Cavour. Nella loro stanza è stato trovato il coltello con cui Lee, reo confesso, ha colpito otto volte il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, mentre era stato nascosto in una fioriera esterna, vicina all'hotel, il borsello rubato allo spacciatore. Sembra che i due avessero bevuto alcolici e si viene a sapere che Lee fa uso di psicofarmaci: in particolare, gli è stato trovato dello Xanax.
Elder Lee non risponde al gip
"Il ragazzo si è avvalso della facoltà di non rispondere, è un ragazzo di 19 anni provato dalla situazione. Per rispetto del militare è meglio stare in silenzio" ha detto fuori dal carcere di Regina Coeli l'avvocato, Francesco Codini, legale del 19 enne di San Francisco.
Sarebbe lui l'esecutore materiale del delitto
Da quanto emerge dal decreto di fermo di tre pagine nel quale si ripercorre la vicenda, Elder Finnegan Lee sarebbe l'esecutore materiale del delitto. I due 19 enni "di fronte a prove schiaccianti, hanno confessato i loro addebiti", precisa una nota dell'Arma dei Carabinieri. "Non pensavo fosse un carabiniere, avevo paura di essere nuovamente ingannato", così avrebbe motivato il suo gesto Lee, raccontando agli inquirenti quanto avvenuto.
Autopsia, "morto a causa di forte emorragia"
E' morto a causa della forte emorragia provocata dalle 8 coltellate il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. E' questo il primo esito dell'autopsia effettuata oggi pomeriggio presso l'istituto di Medicina legale, al Verano.
Trovato il coltello nella stanza d'albergo
Le indagini, la visione delle immagini di video sorveglianza e gli interrogatori hanno consentito agli inquirenti del nucleo investigativo capitolino di individuare i responsabili in un albergo romano, pronti per lasciare il territorio nazionale. Nel corso della perquisizione della camera d’hotel, occupata dai due fermati, è stata trovata e sequestrata l’arma del delitto, un coltello di notevoli dimensioni, abilmente nascosto dietro ad un pannello a sospensione del soffitto, nonché gli indumenti indossati durante il reato.
Poco prima dell’omicidio, i due giovani statunitensi avevano sottratto uno zaino a un cittadino italiano, minacciandolo, nel corso di una telefonata, di non restituirglielo se non dietro la corresponsione di 100 euro e un grammo di cocaina. Successivamente, i carabinieri, contattati dalla vittima che aveva denunciato l’accaduto, si sono presentati all’appuntamento per bloccare i malfattori, i quali, nonostante i militari si fossero qualificati come appartenenti all’Arma, non hanno esitato a ingaggiare una colluttazione, culminata nel ferimento mortale del vice brigadiere. I fermati sono stati portati nel carcere di Roma Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il Comando generale dell'Arma dei carabinieri "prende fermamente le distanze dallo scatto e dalla divulgazione di foto di persone ristrette per l'omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega". E' quanto riferito in una nota diffusa in serata e in cui si aggiunge che il Comando provinciale carabinieri di Roma "sta svolgendo con la massima tempestività accertamenti diretti a individuare i responsabili".
Domani a Roma la camera ardente
Sarà domani pomeriggio a Roma la camera ardente del vice brigadiere aperta dalle 16 alle 20.30 nella cappella di piazza Monte di Pietà, a pochi passi dalla caserma dei carabinieri di piazza Farnese dove da anni il militare prestava servizio.
Salvini: negli Usa pena di morte per gli assassini
"Sperando che l'assassino del nostro povero Carabiniere non esca più di galera, ricordo ai buonisti che negli Stati Uniti chi uccide rischia la pena di morte. Non dico di arrivare a tanto, ma al carcere a vita (lavorando ovviamente) questo sì!". Così il ministro dell'Interno su facebook.
Gli Usa: forniremo assistenza appropriata
Gli Stati Uniti sono a conoscenza dell'inchiesta e sono pronti a fornire tutta l'assistenza consolare appropriata, come avviene per ogni caso in cui cittadini statunitensi sono fermati o arrestati all'estero. Lo riferiscono fonti del Dipartimento di Stato americano.
Bussetti: subito verifiche su post insegnante. Se le frasi sono vere, prof incompatibile con l'insegnamento
"Viene segnalato sugli organi di stampa un post apparso sui social gravemente offensivo della memoria del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. A scriverlo sarebbe stata un'insegnante. Attiverò, tramite gli Uffici territoriali del MIUR Social, tutte le verifiche necessarie. Il caso va chiarito fino in fondo. Se fosse vero, sarebbe gravissimo".
Lo scrive su Facebook il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti dopo il post pubblicato sul proprio profilo da un'insegnante di Novara con la scritta "Uno di meno". "Ho commesso un errore gravissimo, me ne sono resa conto appena ho cliccato su invia, ma ormai il danno era fatto" ha provato a giustificarsi la prof, 51 anni. "Ho scritto una cavolata, non c'è nulla dire - ha aggiunto -. Mi sono lasciata guidare dalla sensazione che spesso le forze dell'ordine non intervengono quando serve, quando una donna è maltratta o peggio, si muovono solo quando ormai è troppo tardi. E ho scritto quell'enorme sciocchezza, senza nemmeno pensare alla vedova e a chi voleva bene al vicebrigadiere, una sciocchezza che ho provato a correggere immediatamente con un altro post, ma ormai...".
"Insultare un servitore dello Stato caduto compiendo il proprio dovere - ha scritto ancora il ministro Bussetti-, infierire sulla disperazione dei suoi cari e, allo stesso tempo, offendere l'intera Arma dei Carabinieri, non sono azioni compatibili con la condotta di chi è chiamato a educare e istruire i nostri figli - aggiunge - Un comportamento che non avrebbe niente a che vedere con lo spirito, l'abnegazione e la professionalità della nostra classe docente".
Salvini: "Dall'insegnante commento vomitevole"
"Un commento vergognoso, vomitevole, ancora più grave perché viene da una insegnante. Che in un primo momento ha negato, poi, di fronte all'evidenza, si è scusata. Ma come si possono anche solo concepire certe parole? Spero che ai suoi studenti non proponga queste belle lezioni". Commenta Matteo Salvini su Facebook.
Avviato provvedimento disciplinare
Secondo quanto si apprende da fonti del Miur, l'Ufficio scolastico regionale del Piemonte ha già svolto accertamenti sui fatti e sta disponendo l'avvio di un procedimento disciplinare nei confronti della docente.