MONDO
Svolta nell'inchiesta
Russiagate, incriminati 12 funzionari dell'intelligence di Mosca
Il procuratore speciale Mueller ha incriminato i 12 russi per interferenze nelle elezioni presidenziali del 2016. La Casa Bianca conferma il vertice Trump-Putin del 13 luglio a Helsinki

Svolta nell'inchiesta sul Russiagate. L''ufficio del procuratore speciale Robert Mueller ha accusato formalmente 12 agenti dell'intelligence russa per i furti informatici contro il Partito democratico, nel corso della campagna elettorale del 2016. Mueller indaga sulle ingerenze russe nelle elezioni presidenziali americane che portarono alla vittoria di Donald Trump.
a notizia è stata confermata dal dipartimento di Giustizia statunitense che ha specificato che si tratta di 12 agenti del Gru, il servizio di intelligence dell'esercito russo. Le spie russe secondo l'accusa hanno agito per rubare migliaia di email del partito democratico, rendendole poi disponibili online. La notizia inoltre potrebbe creare nuove tensioni tra il presidente Usa, Donald Trump, e quello russo, Vladimir Putin, in vista del loro incontro a Helsinki, in Finlandia, di lunedì.
L'annuncio in conferenza stampa è arrivato dal numero due al dipartimento di Giustizia, Rod J. Rosenstein, che ha riferito che gli agenti dell'intelligence russa hanno trafugato informazioni su 500mila elettori americani.
Casa Bianca: non emerge impatto sul voto
elle accuse avanzate oggi nell'ambito dell'inchiesta sul Russiagate con l'incriminazione di 12 agenti di intelligence russi "non vi sono indicazioni del coinvolgimento di nessuno nell'ambito della campagna, né che le violazioni abbiano avuto un impatto sul risultato delle elezioni. Ciò è coerente con quanto diciamo da sempre". E' la reazione della Casa Bianca, riferita dalla vice portavoce Lindsay Walters, all'annuncio di Rosenstein.
Democratici Usa chiedono rinvio incontro Trump-Putin
"Il presidente Donald Trump dovrebbe cancellare l'incontro con Vladimir Putin". La richiesta è dei democratici, a partire dal leader della minoranza in Senato, Chuck Schumer, dopo l'incriminazione di 12 agenti dell'intelligence russa. L'incontro non dovrebbe tenersi "fino a quando la Russia non intraprenderà passi dimostrabili e trasparenti che provino che non interferiranno in elezioni future. Il saluto ipocrita con Putin dopo queste accuse sarebbe un insulto alla nostra democrazia". Dello stesso parere si sono detti Jack Reed, il capogruppo democratico nella commissione Forze armate del Senato, e Mark Warner, capogruppo democratico nella commissione Intelligence del Senato.
Ma la Casa Bianca conferma il vertice a Helsinki
La Casa Bianca conferma tuttavia il vertice del prossimo 16 luglio a Helsinki, in Finlandia, tra il presidente Donald Trump e il capo del Cremlino, Vladimir Putin, anche dopo le incriminazioni di 12 agenti russi per spionaggio.
a notizia è stata confermata dal dipartimento di Giustizia statunitense che ha specificato che si tratta di 12 agenti del Gru, il servizio di intelligence dell'esercito russo. Le spie russe secondo l'accusa hanno agito per rubare migliaia di email del partito democratico, rendendole poi disponibili online. La notizia inoltre potrebbe creare nuove tensioni tra il presidente Usa, Donald Trump, e quello russo, Vladimir Putin, in vista del loro incontro a Helsinki, in Finlandia, di lunedì.
L'annuncio in conferenza stampa è arrivato dal numero due al dipartimento di Giustizia, Rod J. Rosenstein, che ha riferito che gli agenti dell'intelligence russa hanno trafugato informazioni su 500mila elettori americani.
Casa Bianca: non emerge impatto sul voto
elle accuse avanzate oggi nell'ambito dell'inchiesta sul Russiagate con l'incriminazione di 12 agenti di intelligence russi "non vi sono indicazioni del coinvolgimento di nessuno nell'ambito della campagna, né che le violazioni abbiano avuto un impatto sul risultato delle elezioni. Ciò è coerente con quanto diciamo da sempre". E' la reazione della Casa Bianca, riferita dalla vice portavoce Lindsay Walters, all'annuncio di Rosenstein.
Democratici Usa chiedono rinvio incontro Trump-Putin
"Il presidente Donald Trump dovrebbe cancellare l'incontro con Vladimir Putin". La richiesta è dei democratici, a partire dal leader della minoranza in Senato, Chuck Schumer, dopo l'incriminazione di 12 agenti dell'intelligence russa. L'incontro non dovrebbe tenersi "fino a quando la Russia non intraprenderà passi dimostrabili e trasparenti che provino che non interferiranno in elezioni future. Il saluto ipocrita con Putin dopo queste accuse sarebbe un insulto alla nostra democrazia". Dello stesso parere si sono detti Jack Reed, il capogruppo democratico nella commissione Forze armate del Senato, e Mark Warner, capogruppo democratico nella commissione Intelligence del Senato.
Ma la Casa Bianca conferma il vertice a Helsinki
La Casa Bianca conferma tuttavia il vertice del prossimo 16 luglio a Helsinki, in Finlandia, tra il presidente Donald Trump e il capo del Cremlino, Vladimir Putin, anche dopo le incriminazioni di 12 agenti russi per spionaggio.