ITALIA
Meteo e previsioni
Verso il luglio più bollente di sempre. Anche il Mediterraneo con la 'febbre'
L'Italia ancora nella morsa di Caronte e dell'afa almeno sino alla fine del mese. Problemi anche per la salute, in Piemonte 140 decessi legati al caldo. 'Bruciano' i mari che hanno raggiunto temperature caraibiche

Luglio 2015 potrebbe diventare il più torrido di sempre in Italia. L'ondata di caldo che sta stringendo la Penisola nella sua morsa già da qualche settimana, proseguirà infatti nel weekend e durerà ancora per tutta la prossima settimana, con picchi di 38 gradi e temperature percepite fino a 45 gradi.
"Nei prossimi giorni ancora protagonista l'anticiclone Nord-Africano che convoglierà roventi correnti sahariane fin sull'Europa Orientale, accentuando nel contempo la calura nelle zone mediterranee dove le temperature potranno raggiungere picchi intorno ai 40 gradi. A nord della bolla africana - affermano i meteorologi del Centro Epson Meteo - scorrono alcuni impulsi atlantici che si muovono a ridosso delle Isole Britanniche e della Scandinavia. Uno di questi impulsi, nella giornata di domenica, affonderàun po' di più verso le Alpi riuscendo a scalfire l'alta pressione con conseguente temporaneo aumento dell'instabilità sull'arco alpino e sulle vicine alte pianure del Nordovest. Da lunedì anticiclone e aria bollente torneranno ancor più vigorose ad occupare gran parte dell'Europa Centrale e Meridionale incrementando ulteriormente il caldo e l'afa. Un possibile sblocco della situazione potrebbe verificarsi dal 25 luglio al Nord, ma si tratta di una tendenza da confermare nei prossimi giorni".
I rischi per la salute
Record delle temperature e, purtroppo, del numero di decessi collegati al caldo. In 22 giorni, da fine giugno alla prima quindicina di luglio, sono state 140 le morti di over 65 causate dall'afa e dal caldo solo in Piemonte. Gli anziani, soprattutto con problemi di salute cronici, sono i soggetti più a rischio ma con una colonnina di mercurio che sfiora i 40 gradi, e a volte non bastano nemmeno le precauzioni.
Un aumento di mortalità rispetto alla media del 29% per le fasce a rischio. Lo dicono i dati della sorveglianza attiva condotta dall'Arpa Piemonte. Difficile fare un paragone con l'anno scorso. Il luglio 2014 era stato "freddo" e "piovoso" in confronto alla canicola continua di questi giorni che non dà tregua nemmeno di notte. Per trovare un luglio simile a questo per temperature e problematiche legate al caldo bisogna tornare indietro al 2006 o meglio ancora al 2003 quando i morti in Italia erano stati 20mila, 600 solo a Torino.
Le previsioni
Sabato sarà una giornata ancora soleggiata, con ancora qualche nube in transito al Nord e una locale instabilità pomeridiana ancora più localizzata tra alto Piemonte e Valle D'Aosta, Alto Adige, Carnia, Orobie, Appennino abruzzese. Temperature elevate, con poche variazioni e venti in prevalenza deboli. Soffiera un leggero Scirocco nel sud-ovest della Sardegna.
Domenica ci sara un leggero indebolimento dell'alta pressione sull'Europa centrale, con temporali sul Nord Italia anche di forte intensità: i fenomeni si scateneranno soprattutto a ridosso dei rilievi, ma tra pomeriggio e sera si avrà un probabile coinvolgimento delle pianure piemontesi e dell'alta Lombardia. Tra le regioni più calde l'Emilia Romagna, la Toscana, l'Umbria, il Lazio, la Puglia e la Sardegna con picchi di 37-38 gradi e alti tassi di umidità.
La prossima settimana l'anticiclone Nord-Africano tenderà a tornare prepotentemente da Nord a Sud, quindi il territorio italiano resterà stretto nella morsa del caldo. In particolare, tra martedì e giovedì il caldo sarà ancora afoso e molto intenso, con valori percepiti anche oltre i 40 gradi e notevole disagio notturno. Un possibile sblocco della situazione potrebbe verificarsi dal 25 luglio al Nord, ma si tratta di una tendenza da confermare nei prossimi giorni.
Mari ‘bollenti’
Le temperature delle acque superficiali dei mari intorno alla Penisola sono piuttosto elevate, con picchi di 27.8 gradi lungo l'Adriatico e di 28.7 gradi sul basso Tirreno. Una temperatura elevata del mar Mediterraneo potrebbe diventare un fattore importante per la potenziale intensità degli effetti delle perturbazioni autunnali al suolo. I sistemi perturbati atlantici, durante l'autunno, a contatto con il mare potrebbero acquisire una notevole energia e diventare così più pericolose.
Le temperature
In Italia ci saranno picchi di temperatura di 38-40 gradi nelle zone interne del Centro-Sud e delle Isole, e nelle vallate alpine. Ci saranno anomalie anche di 6-8 gradi superiori alle medie di questo periodo estivo nelle zone più esposte. Rispetto alla prima ondata di caldo la situazione è peggiorativa soprattutto nelle zone di città. I muri delle case hanno infatti già subito un forte surriscaldamento dal primo luglio e non hanno avuto modo di raffreddarsi durante la breve tregua dal caldo intenso e afoso. L'effetto isola di calore urbana dunque è amplificato, con notevole disagio.
Anche nelle zone montuose le temperature sono in netto rialzo, con lo zero termico oltre 5mila metri, al di sopra cioè della vetta del Monte Bianco (la montagna più alta dell'arco alpino).
Durante la notte le temperatura faticano a scendere, con minime superiori ai 22 gradi soprattutto nei centri urbani, con crescente disagio notturno e con picchi anche di 25-27 gradi: non sono esclusi valori record.
Il ruolo dell’umidità
I livelli di umidità presente nei bassi strati dell'atmosfera tendono ad aumentare giorno dopo giorno, con una maggior sensazione di caldo e temperature percepite fino a 40-45 gradi con possibili effetti negativi sulla salute soprattutto di anziani, bambini e persone affette da malattie croniche.
"Nei prossimi giorni ancora protagonista l'anticiclone Nord-Africano che convoglierà roventi correnti sahariane fin sull'Europa Orientale, accentuando nel contempo la calura nelle zone mediterranee dove le temperature potranno raggiungere picchi intorno ai 40 gradi. A nord della bolla africana - affermano i meteorologi del Centro Epson Meteo - scorrono alcuni impulsi atlantici che si muovono a ridosso delle Isole Britanniche e della Scandinavia. Uno di questi impulsi, nella giornata di domenica, affonderàun po' di più verso le Alpi riuscendo a scalfire l'alta pressione con conseguente temporaneo aumento dell'instabilità sull'arco alpino e sulle vicine alte pianure del Nordovest. Da lunedì anticiclone e aria bollente torneranno ancor più vigorose ad occupare gran parte dell'Europa Centrale e Meridionale incrementando ulteriormente il caldo e l'afa. Un possibile sblocco della situazione potrebbe verificarsi dal 25 luglio al Nord, ma si tratta di una tendenza da confermare nei prossimi giorni".
I rischi per la salute
Record delle temperature e, purtroppo, del numero di decessi collegati al caldo. In 22 giorni, da fine giugno alla prima quindicina di luglio, sono state 140 le morti di over 65 causate dall'afa e dal caldo solo in Piemonte. Gli anziani, soprattutto con problemi di salute cronici, sono i soggetti più a rischio ma con una colonnina di mercurio che sfiora i 40 gradi, e a volte non bastano nemmeno le precauzioni.
Un aumento di mortalità rispetto alla media del 29% per le fasce a rischio. Lo dicono i dati della sorveglianza attiva condotta dall'Arpa Piemonte. Difficile fare un paragone con l'anno scorso. Il luglio 2014 era stato "freddo" e "piovoso" in confronto alla canicola continua di questi giorni che non dà tregua nemmeno di notte. Per trovare un luglio simile a questo per temperature e problematiche legate al caldo bisogna tornare indietro al 2006 o meglio ancora al 2003 quando i morti in Italia erano stati 20mila, 600 solo a Torino.
Le previsioni
Sabato sarà una giornata ancora soleggiata, con ancora qualche nube in transito al Nord e una locale instabilità pomeridiana ancora più localizzata tra alto Piemonte e Valle D'Aosta, Alto Adige, Carnia, Orobie, Appennino abruzzese. Temperature elevate, con poche variazioni e venti in prevalenza deboli. Soffiera un leggero Scirocco nel sud-ovest della Sardegna.
Domenica ci sara un leggero indebolimento dell'alta pressione sull'Europa centrale, con temporali sul Nord Italia anche di forte intensità: i fenomeni si scateneranno soprattutto a ridosso dei rilievi, ma tra pomeriggio e sera si avrà un probabile coinvolgimento delle pianure piemontesi e dell'alta Lombardia. Tra le regioni più calde l'Emilia Romagna, la Toscana, l'Umbria, il Lazio, la Puglia e la Sardegna con picchi di 37-38 gradi e alti tassi di umidità.
La prossima settimana l'anticiclone Nord-Africano tenderà a tornare prepotentemente da Nord a Sud, quindi il territorio italiano resterà stretto nella morsa del caldo. In particolare, tra martedì e giovedì il caldo sarà ancora afoso e molto intenso, con valori percepiti anche oltre i 40 gradi e notevole disagio notturno. Un possibile sblocco della situazione potrebbe verificarsi dal 25 luglio al Nord, ma si tratta di una tendenza da confermare nei prossimi giorni.
Mari ‘bollenti’
Le temperature delle acque superficiali dei mari intorno alla Penisola sono piuttosto elevate, con picchi di 27.8 gradi lungo l'Adriatico e di 28.7 gradi sul basso Tirreno. Una temperatura elevata del mar Mediterraneo potrebbe diventare un fattore importante per la potenziale intensità degli effetti delle perturbazioni autunnali al suolo. I sistemi perturbati atlantici, durante l'autunno, a contatto con il mare potrebbero acquisire una notevole energia e diventare così più pericolose.
Le temperature
In Italia ci saranno picchi di temperatura di 38-40 gradi nelle zone interne del Centro-Sud e delle Isole, e nelle vallate alpine. Ci saranno anomalie anche di 6-8 gradi superiori alle medie di questo periodo estivo nelle zone più esposte. Rispetto alla prima ondata di caldo la situazione è peggiorativa soprattutto nelle zone di città. I muri delle case hanno infatti già subito un forte surriscaldamento dal primo luglio e non hanno avuto modo di raffreddarsi durante la breve tregua dal caldo intenso e afoso. L'effetto isola di calore urbana dunque è amplificato, con notevole disagio.
Anche nelle zone montuose le temperature sono in netto rialzo, con lo zero termico oltre 5mila metri, al di sopra cioè della vetta del Monte Bianco (la montagna più alta dell'arco alpino).
Durante la notte le temperatura faticano a scendere, con minime superiori ai 22 gradi soprattutto nei centri urbani, con crescente disagio notturno e con picchi anche di 25-27 gradi: non sono esclusi valori record.
Il ruolo dell’umidità
I livelli di umidità presente nei bassi strati dell'atmosfera tendono ad aumentare giorno dopo giorno, con una maggior sensazione di caldo e temperature percepite fino a 40-45 gradi con possibili effetti negativi sulla salute soprattutto di anziani, bambini e persone affette da malattie croniche.