ITALIA
Traffico aereo
Iata: a luglio traffico -79,8%, lento recupero ma ora paralisi
Con 4 passeggeri su 5 che rimangono ancora a casa, l'industria rimane in buona parte paralizzata. A causa del Covid, manca la fiducia necessaria a partire dei consumatori

L'emergenza Covid continua a pesare sul traffico aereo. La domanda passeggeri è rimasta su livelli criticamente bassi in luglio sebbene in lieve miglioramento rispetto a giugno 2020 quando ha registrato il -86,6%. E' quanto comunica la Iata (International Air Transport Association) secondo cui in luglio i ricavi per passeggero sono rimasti inferiori del 79,8% rispetto a un anno prima.
Tuttavia la stima risulta in risalita rispetto al crollo dell'86,6% su base annuale registrato in giugno. A consentire un parziale recupero sono stati soprattutto gli andamenti interni nei mercati della Russia e della Cina. La riapertura dell'area Schengen ha avuto inoltre un effetto positivo in Europa ma gli altri mercati internazionali sono rimasti sostanzialmente sui livelli di giugno.
La capacità è rimasta inferiore del 70,1% rispetto a un anno fa e il fattore di carico ha toccato un minimo storico al 57,9%. "La crisi della domanda è continuata anche in giugno con un modesto miglioramento - dice Iata - Con 4 passeggeri su 5 che rimangono ancora a casa, l'industria rimane in buona parte paralizzata".
"La riapertura e la chiusura dei confini da parte dei governi o la rimozione e la reimposizione della quarantena non dà a molti consumatori quella fiducia necessaria per fare piani di viaggio, né alle compagnie aeree di riprogrammare gli orari dei voli", si legge nella nota dei vertici.
Tuttavia la stima risulta in risalita rispetto al crollo dell'86,6% su base annuale registrato in giugno. A consentire un parziale recupero sono stati soprattutto gli andamenti interni nei mercati della Russia e della Cina. La riapertura dell'area Schengen ha avuto inoltre un effetto positivo in Europa ma gli altri mercati internazionali sono rimasti sostanzialmente sui livelli di giugno.
La capacità è rimasta inferiore del 70,1% rispetto a un anno fa e il fattore di carico ha toccato un minimo storico al 57,9%. "La crisi della domanda è continuata anche in giugno con un modesto miglioramento - dice Iata - Con 4 passeggeri su 5 che rimangono ancora a casa, l'industria rimane in buona parte paralizzata".
"La riapertura e la chiusura dei confini da parte dei governi o la rimozione e la reimposizione della quarantena non dà a molti consumatori quella fiducia necessaria per fare piani di viaggio, né alle compagnie aeree di riprogrammare gli orari dei voli", si legge nella nota dei vertici.