ECONOMIA
Scadenze fiscali
Arriva la mini Imu e andrà pagata entro il 24 gennaio
Salterà invece, con ogni probabilità, la scadenza del 16 per la Tasi che però sarà più salata: oggi a palazzo Madama il decreto che aumenterà le aliquote. Nessuna cancellazione per il superbollo che rimane

Arriva oggi in Senato il decreto Imu-Bankitalia. Decreto che, come suggerisce il nome, aggiungerà con ogni probabilità un ennesimo capitolo alla lunga storia della tassa sulla casa. La Iuc e la Tasi, varate con la legge di stabilità appena un paio di settimane fa, vanno infatti già modificate per trovare i fondi che i comuni reclamano e, per accontentarli, l’idea è di alzare dello 0.5 per mille le aliquote massime della rinata tassa sulla casa.
Sempre in tema Imu tra pochi giorni, il 24 gennaio, arriverà anche la scadenza per pagare la “mini-Imu”. Si era provata a cancellarla ma, anche in questo caso, l’esiguità dei fondi in cassa ha mandato in soffitta qualsiasi ipotesi di sconto o cancellazione.
Come cancellato non sarà il super bollo per le auto più potenti. Dopo le indiscrezioni che parlavano di una volontà di superamento della tassa introdotta da Berlusconi, fonti del ministero dell'economia e delle finanze hanno precisato che non è allo studio alcuna norma volta ad abolire il cosiddetto superbollo sulle auto di grossa cilindrata.
Nuove aliquote per la Tasi
Oggi a palazzo Madama arriva il decreto che potrebbe appesantire ancora una volta il conto per gli italiani che possiedono almeno una casa. La legge di stabilità votata poco prima della fine dell’anno sembrava, dopo anni di incertezze, aver dato una sistemazione definitiva, per quanto complessa, al tema della tassazione sugli immobili. Ma a poco più di una settimana di distanza la Iuc e la Tasi, le due tasse che in sostanza sostituiscono l’Imu, vanno già modificate. Modificate per trovare i fondi che i comuni reclamano e l’idea è quella di alzare l’asticella delle aliquote che i comuni potranno applicare portandole al 3 per mille sulla prima casa e all’11.1 sulla seconda. Un aumento quindi dello 0.5 per mille ma, non è escluso che si possa arrivare anche ad un aggravio dell’1 per mille. Si tratta in ogni caso delle aliquote massime applicabili da ogni comune. Non è quindi automatico che tutti le adottino anche se, storia e buon senso, suggeriscono che saranno molte la amministrazioni locali che domani come ieri sceglieranno l’aliquota massima.
Insieme alle nuove aliquote arriverà con ogni probabilità anche uno slittamento per il pagamento almeno della prima rata della nuova tassa. Scadenza che era stata fissata in un primo momento per il prossimo 16 gennaio e data che, visto il calendario, sembra evidentemente troppo vicina per poter essere rispettata dai contribuenti che sono ancora in attesa di sapere quanto e quando dovranno pagare.
Mini-Imu
Nessuna novità invece per la mini Imu che si pagherà come previsto entro il 24 gennaio. Il ministro dell'Economia Saccomanni ha stretto i cordoni della borsa e, ieri, il ministro per gli Affari regionali Delrio ha definitivamente chiuso la strada anche all'ultimo tentativo di compensare la cancellazione della mini-Imu con una tassa contro il gioco d'azzardo. Lo Stato potrà così contare sul gettito della mini-Imu pari a circa 440 milioni (il 40 per cento coperto dai contribuenti) cui vanno aggiunti 660 milioni (il 60 per cento coperto dallo Stato). In tutto, un’operazione da 1,1 miliardi. A conti fatti, lo Stato si è accollato i circa 4 miliardi di mancato gettito dell'Imu prima casa del 2013, ma solo fino a concorrere all'aliquota base del 4 per mille. In quei Comuni, sono esattamente 2.398, dove i sindaci hanno deciso di aumentare l'aliquota al 5 o al tetto massimo del 6 per mille, saranno i cittadini a pagare il 40 per cento della differenza.
Super bollo
Rimane il superbollo. La misura introdotta dal governo Berlusconi nel 2011 e “pompata” dal governo Monti nel decreto salva Italia, non sarà cancellata. Anche se già a settembre il viceministro dell'Economia Luigi Casero aveva evidenziato che il superbollo "è stato sbagliato metterlo e costa pochissimo toglierlo" e che "il settore dell'auto è trainante, per cui è fondamentale un'azione di sostegno", almeno per il 2014 resterà così com’è: 20 euro in più per ogni kW che eccede i 185. Quando il superbollo fu introdotto pesava per 10 euro a kW sopra i 225.
Sempre in tema Imu tra pochi giorni, il 24 gennaio, arriverà anche la scadenza per pagare la “mini-Imu”. Si era provata a cancellarla ma, anche in questo caso, l’esiguità dei fondi in cassa ha mandato in soffitta qualsiasi ipotesi di sconto o cancellazione.
Come cancellato non sarà il super bollo per le auto più potenti. Dopo le indiscrezioni che parlavano di una volontà di superamento della tassa introdotta da Berlusconi, fonti del ministero dell'economia e delle finanze hanno precisato che non è allo studio alcuna norma volta ad abolire il cosiddetto superbollo sulle auto di grossa cilindrata.
Nuove aliquote per la Tasi
Oggi a palazzo Madama arriva il decreto che potrebbe appesantire ancora una volta il conto per gli italiani che possiedono almeno una casa. La legge di stabilità votata poco prima della fine dell’anno sembrava, dopo anni di incertezze, aver dato una sistemazione definitiva, per quanto complessa, al tema della tassazione sugli immobili. Ma a poco più di una settimana di distanza la Iuc e la Tasi, le due tasse che in sostanza sostituiscono l’Imu, vanno già modificate. Modificate per trovare i fondi che i comuni reclamano e l’idea è quella di alzare l’asticella delle aliquote che i comuni potranno applicare portandole al 3 per mille sulla prima casa e all’11.1 sulla seconda. Un aumento quindi dello 0.5 per mille ma, non è escluso che si possa arrivare anche ad un aggravio dell’1 per mille. Si tratta in ogni caso delle aliquote massime applicabili da ogni comune. Non è quindi automatico che tutti le adottino anche se, storia e buon senso, suggeriscono che saranno molte la amministrazioni locali che domani come ieri sceglieranno l’aliquota massima.
Insieme alle nuove aliquote arriverà con ogni probabilità anche uno slittamento per il pagamento almeno della prima rata della nuova tassa. Scadenza che era stata fissata in un primo momento per il prossimo 16 gennaio e data che, visto il calendario, sembra evidentemente troppo vicina per poter essere rispettata dai contribuenti che sono ancora in attesa di sapere quanto e quando dovranno pagare.
Mini-Imu
Nessuna novità invece per la mini Imu che si pagherà come previsto entro il 24 gennaio. Il ministro dell'Economia Saccomanni ha stretto i cordoni della borsa e, ieri, il ministro per gli Affari regionali Delrio ha definitivamente chiuso la strada anche all'ultimo tentativo di compensare la cancellazione della mini-Imu con una tassa contro il gioco d'azzardo. Lo Stato potrà così contare sul gettito della mini-Imu pari a circa 440 milioni (il 40 per cento coperto dai contribuenti) cui vanno aggiunti 660 milioni (il 60 per cento coperto dallo Stato). In tutto, un’operazione da 1,1 miliardi. A conti fatti, lo Stato si è accollato i circa 4 miliardi di mancato gettito dell'Imu prima casa del 2013, ma solo fino a concorrere all'aliquota base del 4 per mille. In quei Comuni, sono esattamente 2.398, dove i sindaci hanno deciso di aumentare l'aliquota al 5 o al tetto massimo del 6 per mille, saranno i cittadini a pagare il 40 per cento della differenza.
Super bollo
Rimane il superbollo. La misura introdotta dal governo Berlusconi nel 2011 e “pompata” dal governo Monti nel decreto salva Italia, non sarà cancellata. Anche se già a settembre il viceministro dell'Economia Luigi Casero aveva evidenziato che il superbollo "è stato sbagliato metterlo e costa pochissimo toglierlo" e che "il settore dell'auto è trainante, per cui è fondamentale un'azione di sostegno", almeno per il 2014 resterà così com’è: 20 euro in più per ogni kW che eccede i 185. Quando il superbollo fu introdotto pesava per 10 euro a kW sopra i 225.