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MONDO

Cinque attentati nello stato di Gombre

Nigeria, elezioni macchiate di sangue. Boko Haram fa decine di morti

Iniziate ieri, le votazioni per eleggere il presidente e i parlamentari in Nigeria sono state subito sporcate dal sangue versato dai fondamentalisti islamici di Boko Haram che hanno fatto almeno 41 morti in cinque diversi attentati. Per la presidenza si fronteggiano il capo dello Stato uscente, il cristiano Goodluck Jonathan, e il generale musulmano ed ex dittatore Muhammadu Buhari. Le operazioni di voto continuano oggi a causa di un problema con le schede biometriche

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Nigeria al voto
Boko Haram versa sangue sulle votazioni politiche e presidenziali in Nigeria. Mentre  circa 70 milioni di cittadini sono stati chiamati alle urne nel Paese più popoloso dell'Africa (170 milioni di abitanti) per scegliere tra il capo dello stato uscente, il cristiano Goodluck Jonathan, e il generale musulmano ed ex dittatore Muhammadu Buhari, i fondamentalisti islamici sferrano cinque attentati nel nordest del
Paese. Il numero dei morti negli attacchi è salito a 41. E a centinaia di persone è stato impedito di votare, sotto la minaccia delle armi. 
   
Nel Sud del Paese, nello stato di Rivers, tre persone, fra le quali un militare, sono state uccise a colpi di pistola. E due autobomba sono esplose vicino ai seggi, ma senza provocare feriti. 

L'orrore dei fondamentalisti di Boko Haram ha insanguinato anche la vigilia elettorale: 23 persone sono state decapitate con una motosega nella notte tra venerdì e sabato nel villaggio di Buratai, a circa 200 km da Maiduguri, capitale dello Stato del Borno. Proprio ieri il ministero della Difesa nigeriano aveva annunciato di aver distrutto i centri di comando di Boko Haram a Gwoza, sempre nel nordest, uccidendo "diversi terroristi del Califfato" e catturandone molti altri. Ma il gruppo jihadista è riuscito comunque a dare seguito alle minacce del suo leader che a febbraio aveva avvertito in un video su Twitter: le elezioni "non si svolgeranno in un clima pacifico, anche se ciò dovesse costarci la vita".

Prosegue il voto
Intanto, anche sotto la minaccia delle violenze, si continua a votare in circa 300 seggi dopo che le operazioni elettorali sono state rinviate a oggi a causa dei problemi tecnici incontrati con le schede elettorali biometriche. Slitterà di conseguenza anche l'annuncio dei risultati (che erano stati promessi entro le 48 ore). Nei giorni scorsi Jonathan e Buhari hanno siglato un accordo assicurando che rispetteranno il risultato del voto, a patto che si svolga senza brogli, per evitare le violenze seguite alle elezioni del 2011.