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ITALIA

Chiuse le indagini preliminari

Ilva, tra i 53 indagati anche Nichi Vendola

Sono tutti accusati di disastro ambientale. Nel mirino anche il presidente della Regione: avrebbe tentato di "far fuori" il direttore generale dell'Arpa, figura sgradita all'azienda

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di Antonelli Giovanna
C'è anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, tra i cinquantatre  indagati nell'inchiesta per disastro ambientale a carico dell'Ilva. A loro i militari della Guardia di Finanza di Taranto hanno notificato l'avviso di chiusura delle indagini preliminari.


Gli indagati
Il provvedimento, firmato dal pool di magistrati guidato dal procuratore Franco Sebastio, riguarda dirigenti funzionari e politici. In particolare tra gli indagati ci sono i componenti della famiglia Riva - coinvolta nel corso degli anni nella gestione della fabbrica (il patron Emilio e i figli Nicola e Fabio, tutti già colpiti da ordinanze cautelari nei mesi scorsi) - alcuni dirigenti ai livelli apicali dell'azienda e uomini politici.

I capi d'accusa
I reati contestati vanno dall'associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale all'avvelenamento di sostanze alimentari, all'emissione di sostanze inquinanti con violazione delle normative a tutela dell'ambiente.

Presunte pressioni
Per quanto riguarda il governatore Vendola, secondo quanto indicato negli atti, nei mesi scorsi avrebbe tentato di ''far fuori'' il dg di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, figura 'sgradita' all'azienda.

Le indagini
Tutto è partito dai primi arresti e dai sequestri degli impianti dell'area a caldo effettuati a luglio del 2012 cui sono seguiti altri filoni di indagine collegati, relativi anche alle presunte pressioni che sarebbero state esercitate per tenere nascosti i livelli di inquinamento ambientale e addomesticare ispezioni e controlli