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MONDO

Guerriglia sugli Champs-Élysées

Francia, guerriglia e saccheggi a Parigi. Macron: "Non si ripeterà"

In azione frange estremiste di destra e di sinistra, mescolate ai gilet gialli

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L'atto 18 della manifestazione dei 'gilet gialli' a Parigi si è trasformato ieri in una guerriglia urbana. I black bloc, insinuatisi tra i cortei ormai tradizionali, hanno messo a ferro e fuoco la capitale francese.

A causa delle violenze e dei saccheggi, sono oltre 200 i fermati in tutto il paese. 

Il presidente francese Emmanuel Macron ha anticipato il rientro a Parigi dai Pirenei, dove si trovava in vacanza, e in serata ha partecipato alla riunione dell'Unità di crisi convocata dal ministero degli Interni, dove ha annunciato che prenderà "decisioni forti, affinché quello che è accaduto non si ripeta".

Il premier francese Edouard Philippe ha convocato una riunione con il ministro dell'Interno Christophe Castaner e il sottosegretario Laurent Nunez. L'obiettivo: "Lavorare alle decisioni annunciate ieri dal presidente della repubblica", ha riferito il governo citato dai media francesi. 

I ministri francesi dell'Interno, Christophe Castaner, e dell'Economia, Bruno Le Maire, sono convocati martedì in Senato per intervenire sulle violenze di Parigi. I ministri, come si legge in una nota del Senato, dominato dall'opposizione di destra, saranno ascoltati nelle commissioni riunite Giustizia e Affari economici per spiegare "i mezzi messi in atto per affrontare questi disordini e le conseguenze di questo nuovo deteriorarsi sulla situazione commerciale e l'attrattiva economica del nostro paese".

La furia si è scatenata in particolare sugli Champs-Élysées. I manifestanti hanno dato fuoco a un palazzo, ferendo undici persone, saccheggiato i negozi, e distrutto tutto quello che hanno incontrato sul proprio cammino.

Non si è salvata da vandali  e saccheggiatori nemmeno la gioielleria Bulgari e il lussuoso ristorante Le Fouquet's, inaugurato nel 1899. Dallo store ufficiale della squadra parigini di calcio, il Psg, i manifestanti hanno rubato i palloni e distribuiti poi per strada.

I cartelli stradali sono stati divelti per essere usati come arma contro le auto della polizia e le camionette della gendarmerie, presi di mira fin da subito. A fuoco anche diverse edicole e numerosi negozi.



In piazza sono scese 10 mila persone (oltre 32 mila in tutta la Francia) ma il livello di violenza di ieri non era mai stato raggiunto, opera dei 1.500 ultra-violenti stimati dal ministero dell'Interno. Al punto che il premier Edouard Philippe si è recato sul luogo per "ringraziare le forze dell'ordine per quel che stanno facendo". "La violenza è inaccettabile e chi la giustifica è complice", ha sottolineato il capo di governo.

Il ministro dell'Interno, Christophe Castaner ha detto: "Gli individui che hanno commesso questo atto non sono né dimostranti né casseur: sono assassini".

Il saccheggio di Bulgari