Usa, molestie a Google: 200 ingegneri preparano la "marcia donne"
Protesta dopo le rivelazioni del New York Times. Si dimette un altro manager coinvolto
Un gruppo di oltre 200 ingegneri di Google sta organizzando una "marcia delle donne" per protestare contro le recenti rivelazioni del New York Time, secondo il quale il gigante di Mountain View avrebbe coperto alcuni suoi dipendenti di alto livello, coinvolti in casi di molestie sessuali.
Secondo il sito BuzzFeed, la protesta è prevista per domani, e arriva dopo che la settimana scorsa il quotidiano newyorkese ha pubblicato una storia con alcuni casi, tra cui quello del creatore di Android, Andy Rubin, a cui Google avrebbe accordato una buonuscita di 90 milioni di dollari, nel 2014, dopo che era stato accusato di aver costretto un'impiegata a fare sesso orale.
Dopo le rivelazioni del quotidiano, Google giovedì scorso ha tenuto una riunione con tutto lo staff, in cui i vertici dell'azienda hanno cercato di spiegare il trattamento di Rubin e si sono scusati con i dipendenti. Nel fine settimana, però, un gruppo di ingegneri donne ha raccolto l'idea, lanciata in un forum interno della societa', di organizzare una marcia di protesta.
Secondo fonti di BuzzFeed in Google, la proposta ha raccolto l'adesione di oltre 200 persone. Un'altra fonte di BuzzFeed, "a conoscenza di queste discussioni", ha riferito che gli impiegati sono scontenti del fatto che la "vecchia guardia" di Google sia rimasta salda alla guida dell'azienda, nonostante comportamenti inapporpriati sul posto di lavoro.
Nel mirino c'è anche l'ex direttore di Google X, Richard DeVaul, delle cui presunte molestie parlava anche il pezzo del New York Times; Alphabet, azienda madre di Google, ha confermato le dimissioni di DeVaul, sottolineando l'assenza di una buonuscita. In una email inviata ai dipendenti, il Ceo di Google, Sundar Pichai, ha assicurato che la società è "serissima nel voler garantire un posto di lavoro sicuro e inclusivo" e ha rivelato che, negli ultimi due anni, sono state 48 le persone licenziate per molestie sessuali, di cui 13 di alto livello. "Nessuno di loro ha ricevuto buonuscite", ha aggiunto Pichai, che in una seconda mail ha dichiarato di sostenere l'iniziativa della "marcia delle donne".