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MONDO

Il dossier Unar-Idos

Ecco come cambia l'Italia: quasi un residente su dieci è straniero

L'8,1% dei residenti italiani è composto da cittadini di origine straniera: si tratta di quasi cinque milioni di residenti su una popolazione totale nazionale di circa 60 milioni

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Roma
È cristiano, viene soprattutto da Romania, Marocco e Cina. Ha un livello alto di istruzione e lavora soprattutto nei servizi: ecco il profilo dello straniero - e della straniera - che vive in Italia: una popolazione che rappresenta l'8,1% dei residenti, quindi quasi una persona su dieci che vive regolarmente in Italia.

I dati Idos-Unar
A scattare la fotografia è il Dossier statistico immigrazione 2014, elaborato dall' Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni razziali (Unar) e dal Centro studi e ricerche Idos. Dallo studio emerge che gli stranieri residenti in Italia sono quasi cinque milioni (4.922.085) su una popolazione totale di 60.782.668. Il 52,7% sono donne. I minori sono oltre un milione, di cui 802.785 iscritti a scuola nell'anno scolastico 2013/2014, tra cui 11.470 rom. Secondo l'Idos, però, la presenza complessiva degli immigrati in posizione regolare è più alta e arriva a 5.364.000 persone.

Il profilo dello straniero in Italia
I migranti arrivano in Italia da 196 Paesi diversi, con una netta prevalenza di alcune aree specifiche: circa la metà (51,1%) viene da, nell'ordine: Romania, Marocco, Albania, Cina, Ucraina. La religione prevalente dei migranti è quella cristiana (di varie confessioni), con il 53,2%. I musulmani sono al 33,1% e varie tradizioni religiose orientali rappresentano il 5%. Un quarto della popolazione straniera risiede nelle province di Roma, Milano, Torino e Brescia. 

Laureati e lavoratori dipendenti
Il livello di istruzione tra la popolazione straniera è notevole: il 10,3% ha una laurea e il 32,4% ha un diploma. Gli occupati stranieri in Italia sono 2,4 milioni, oltre un decimo del totale nazionale. L'87,1% svolge un lavoro dipendente. Prevalgono occupazioni nei servizi (63,6%), nell'industria (31,7%) e in agricoltura (4,7%). Sui 3 milioni e 113 mila disoccupati italiani, 493mila sono stranieri. Solo il 6,1% svolge lavori qualificati, mentre più di un terzo (35,3%) svolge mansioni non adeguate al suo livello di istruzione. 

Stipendi e contributi
La retribuzione media di un lavoratore di origine straniera è di 959 euro mensili netti, quella di un italiano è di 1.313 euro. Secondo Idos, nel 2013 la quota di immigrati che raggiungeranno l'età pensionabile salirà al 2,6% rispetto al totale dei casi, per poi arrivare al 4,3% nel 2020 e al 6,0% nel 2025. Dal Censimento del 2011, ricordiamo, la differenza di età media tra stranieri e italiani risulta di 13 anni (31,1 rispetto a 44,2): l'immigrazione, quindi, influisce positivamente anche sul sistema pensionistico. Nel 2012 gli immigrati hanno versato 8,9 miliardi di euro di contributi.