ECONOMIA
Ribaltata la sentenza di primo grado
Milano, processo sui derivati: banche e funzionari assolti in appello
Si tratta di Ubs, Deutsche Bank, Depfa Bank e Jp Morgan. Erano imputate per la presunta truffa dei derivati ai danni del Comune di Milano. In primo grado erano state condannate al pagamento di un milione di euro di multa e alla confisca di 89 milioni di euro. Assolti anche 9 funzionari

La Corte d'Appello di Milano ha assolto Ubs, Deutsche Bank, Depfa Bank e Jp Morgan imputate per la presunta truffa dei derivati ai danni del Comune di Milano. I giudici hanno ribaltato la sentenza con cui in primo grado le quattro banche erano state condannate al pagamento di un milione di euro di multa ciascuna e alla confisca complessiva di circa 89 milioni di euro.
Assolte anche 9 persone, tra manager ed ex manager degli istituti di credito. Per tutti l'assoluzione è arrivata perché il fatto non sussiste.
La Corte d'Appello di Milano ha inoltre revocato la confisca di 89 milioni di euro. "Cancellata" anche la sanzione di un milione di euro disposta in primo grado.
Soddisfatti del verdetto gli istituti di credito coinvolti.
Sulla possibilità che la Procura generale faccia appello, il pg Piero De Petris, che ha rappresentato l'accusa nel secondo grado, si è limitato a dire: "Leggeremo prima le motivazioni e poi valuteremo".
Il sindaco Pisapia: "La sentenza conferma la bontà dell'accordo tra Comune e banche"
"La sentenza di oggi sui derivati conferma la validità della scelta del Comune di Milano di stipulare un accordo extragiudiziale con le banche, un accordo che non viene in nessun modo modificato dalla decisione di oggi". Lo afferma il sindaco di Milano Giuliano Pisapia commentando la decisione di oggi della Corte d'Appello di Milano sui derivati. "Nel marzo del 2012, infatti, il Comune di Milano ha siglato con DepfaBankPlc., DeutscheBank AG, JPMorgan Chase Bank, N.A., UBS Limited, J.P. Morgan Securities Ltd e UBS Italia Sim S.p.A. un accordo che ha consentito al Comune entrate pari a 455 milioni di euro da qui al 2035, di cui 40 già incassati nel 2012 - ricorda Pisapia -. A ciò si aggiungeranno per l'intero periodo, a favore del Comune, gli interessi attivi su tali somme. L'operazione ha consentito anche lo smobilizzo di 80 milioni di euro, prima vincolati in un fondo rischi proprio sui derivati". Per questi motivi e alla luce della sentenza di oggi "chi ha criticato l'accordo del 2012 dovrebbe invece ringraziare questa Amministrazione che non solo ha posto fine, come avevo già affermato allora, a un contenzioso iniziato anni prima, ma ha anche trovato una soluzione economicamente vantaggiosa indipendentemente dall'esito del processo penale. Abbiamo tutelato al meglio gli interessi del Comune e dei milanesi".
Codacons: vietare per legge alle amministrazioni comunali operazioni con strumenti finanziari a rischio
Tra le reazioni alla sentenza di oggi anche quella del Codacons che chiede di vietare per legge alle amministrazioni comunali operazioni con strumenti finanziari a rischio come i derivati. "I comuni, per quanto grandi come quello di Milano, non hanno la competenza tecnica per gestire la finanza allegra. Ecco perché è stato un errore madornale consentire loro questi investimenti speculativi ed ecco perché occorre che il legislatore intervenga immediatamente affinché si chiuda definitivamente la porta a questo genere di operazioni" si legge in una nota.
Adusbef: "Sentenza stupefacente e irragionevole"
La sentenza di assoluzione in appello per quattro banche e nove loro funzionari nel processo per una presunta truffa sui derivati ai danni del Comune di Milano è "stupefacente e irragionevole". Così l'Adusbef in una nota, nella quale si parla per le banche di "miracolo a Milano", seppur con la premessa che l'Adusbef "rispetta le sentenze".
Per l'associazione saranno i cittadini "a pagare loro i risultati negativi delle avventure finanziarie del Comune" e per questo invita "cittadini, amministratori e istituzioni a ponderare molto bene le profferte delle banche, specie se hanno a oggetto ordigni a scoppio ritardato come i futures, di cui nessuno di loro è in grado di cogliere appieno la pericolosità'".
Assolte anche 9 persone, tra manager ed ex manager degli istituti di credito. Per tutti l'assoluzione è arrivata perché il fatto non sussiste.
La Corte d'Appello di Milano ha inoltre revocato la confisca di 89 milioni di euro. "Cancellata" anche la sanzione di un milione di euro disposta in primo grado.
Soddisfatti del verdetto gli istituti di credito coinvolti.
Sulla possibilità che la Procura generale faccia appello, il pg Piero De Petris, che ha rappresentato l'accusa nel secondo grado, si è limitato a dire: "Leggeremo prima le motivazioni e poi valuteremo".
Il sindaco Pisapia: "La sentenza conferma la bontà dell'accordo tra Comune e banche"
"La sentenza di oggi sui derivati conferma la validità della scelta del Comune di Milano di stipulare un accordo extragiudiziale con le banche, un accordo che non viene in nessun modo modificato dalla decisione di oggi". Lo afferma il sindaco di Milano Giuliano Pisapia commentando la decisione di oggi della Corte d'Appello di Milano sui derivati. "Nel marzo del 2012, infatti, il Comune di Milano ha siglato con DepfaBankPlc., DeutscheBank AG, JPMorgan Chase Bank, N.A., UBS Limited, J.P. Morgan Securities Ltd e UBS Italia Sim S.p.A. un accordo che ha consentito al Comune entrate pari a 455 milioni di euro da qui al 2035, di cui 40 già incassati nel 2012 - ricorda Pisapia -. A ciò si aggiungeranno per l'intero periodo, a favore del Comune, gli interessi attivi su tali somme. L'operazione ha consentito anche lo smobilizzo di 80 milioni di euro, prima vincolati in un fondo rischi proprio sui derivati". Per questi motivi e alla luce della sentenza di oggi "chi ha criticato l'accordo del 2012 dovrebbe invece ringraziare questa Amministrazione che non solo ha posto fine, come avevo già affermato allora, a un contenzioso iniziato anni prima, ma ha anche trovato una soluzione economicamente vantaggiosa indipendentemente dall'esito del processo penale. Abbiamo tutelato al meglio gli interessi del Comune e dei milanesi".
Codacons: vietare per legge alle amministrazioni comunali operazioni con strumenti finanziari a rischio
Tra le reazioni alla sentenza di oggi anche quella del Codacons che chiede di vietare per legge alle amministrazioni comunali operazioni con strumenti finanziari a rischio come i derivati. "I comuni, per quanto grandi come quello di Milano, non hanno la competenza tecnica per gestire la finanza allegra. Ecco perché è stato un errore madornale consentire loro questi investimenti speculativi ed ecco perché occorre che il legislatore intervenga immediatamente affinché si chiuda definitivamente la porta a questo genere di operazioni" si legge in una nota.
Adusbef: "Sentenza stupefacente e irragionevole"
La sentenza di assoluzione in appello per quattro banche e nove loro funzionari nel processo per una presunta truffa sui derivati ai danni del Comune di Milano è "stupefacente e irragionevole". Così l'Adusbef in una nota, nella quale si parla per le banche di "miracolo a Milano", seppur con la premessa che l'Adusbef "rispetta le sentenze".
Per l'associazione saranno i cittadini "a pagare loro i risultati negativi delle avventure finanziarie del Comune" e per questo invita "cittadini, amministratori e istituzioni a ponderare molto bene le profferte delle banche, specie se hanno a oggetto ordigni a scoppio ritardato come i futures, di cui nessuno di loro è in grado di cogliere appieno la pericolosità'".