ITALIA
Oggi la convalida del fermo
Bossetti chiuso nel silenzio. Lo sfogo in carcere: "Non sono un assassino"
Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm Letizia Ruggeri, poi nel penitenziario: "Ho un figlio di quell'età. Non avrei mai potuto compiere un'atrocità del genere". Il test del dna conferma che è figlio illegittimo
È appena terminata l'udienza di convalida del fermo di Massimo Giuseppe Bossetti, arrestato lunedì per l'omicidio di Yara Gambirasio. Ieri davanti al pm Letizia Ruggeri il muratore di 44 anni di Clusone ha preferito il silenzio, ma si è sfogato poi in carcere "Gleno" di Bergamo. "Non sono un assassino - avrebbe detto nel penitenziario in presenza di alcune guardie carcerarie e personale medico, riporta il quotidiano Repubblica - Sono padre di tre bambini, uno di 13 anni proprio come Yara. Non potrei mai commettere un'atrocità del genere". Intanto i test del Dna hanno confermato che non c'è compatibilità tra il profilo dell'indagato Giuseppe Bossetti e quello del padre legittimo Giovanni. Avvalorando così le ipotesi degli inquirenti.
E proprio la relazione clendestina tra Ester Arzufi, 67 anni, e Giuseppe Guerinoni, l'autista deceduto nel 1999 - quell'amore segreto il cui frutto è stata la nascita di Ignoto 1 - ha scatenato la rabbia di Maria Comi, la moglie di Giuseppe Bossetti. "Dovevi dircelo. Dovevi raccontarci la verità e invece ci hai sconvolto la vita" ha detto alla suocera incontrandola in caserma. Durante l'interrogatorio la Comi ha poi descritto il marito, a cui si è rifiutata di fornire un alibi per la sera della scomparsa di Yara - come un uomo freddo, impassibile. Quando in famiglia si parlava del caso di Gambirasio, racconta, Bossetti era sempre tranquillo. "Non ha mai mostrato nulla di strano. Posso dire che in questi ultimi anni non ha mai mostrato sbalzi di umore o particolari nervosismi".
E proprio la relazione clendestina tra Ester Arzufi, 67 anni, e Giuseppe Guerinoni, l'autista deceduto nel 1999 - quell'amore segreto il cui frutto è stata la nascita di Ignoto 1 - ha scatenato la rabbia di Maria Comi, la moglie di Giuseppe Bossetti. "Dovevi dircelo. Dovevi raccontarci la verità e invece ci hai sconvolto la vita" ha detto alla suocera incontrandola in caserma. Durante l'interrogatorio la Comi ha poi descritto il marito, a cui si è rifiutata di fornire un alibi per la sera della scomparsa di Yara - come un uomo freddo, impassibile. Quando in famiglia si parlava del caso di Gambirasio, racconta, Bossetti era sempre tranquillo. "Non ha mai mostrato nulla di strano. Posso dire che in questi ultimi anni non ha mai mostrato sbalzi di umore o particolari nervosismi".