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SPORT

Europa League, quinta giornata

La Lazio vince e passa, pari prezioso della Fiorentina

Candreva, Parolo e Djordjevic decidono il match dell'Olimpico contro il Dnipro: biancocelesti ai sedicesimi da primi. A Basilea una doppietta di Bernardeschi dà un punto ai viola, in dieci per oltre un'ora causa espulsione di Roncaglia: finisce 2-2. Qualificazione rimandata ma vicinissima

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Lazio ai sedicesimi di finale di Europa League grazie alla vittoria 3-1 all’Olimpico sul Dnipro. Per i biancocelesti arriva anche il primo posto nel suo girone. Fiorentina a un passo dalla qualificazione dopo il 2-2 in casa del Basilea: basterà un pareggio nell’ultima partita del girone con il Belenenses per passare il turno.
 
Lazio-Dnipro 3-1
Reduce da giorni difficili in campionato (3 sconfitte e 1 pareggio nelle ultime quattro partite), la Lazio si ‘risolleva’ in Europa League battendo 3-1 all’Olimpico il Dnipro, finalista lo scorso maggio contro il Siviglia e ora già eliminato. Biancocelesti qualificati ai sedicesimi con un turno di anticipo e con in tasca anche il primo posto nel gruppo G (stradominato). La seconda piazza va invece matematicamente al Saint Etienne, che ottiene il pass con l’1-1 in casa del Rosenborg.
 
In uno stadio semideserto (3.000 spettatori) Pioli sceglie Matri e Klose in attacco, con Kishna e Candreva in appoggio. Ed è proprio quest’ultimo, lanciato in profondità da Parolo, a portare subito in vantaggio la Lazio (4’): perfetto inserimento, portiere evitato in velocità e palla depositata in rete. Splendida l’azione ma grave la responsabilità della difesa ucraina. Poco prima del gol (2’), ospiti però minacciosi con una botta di Danilo vicinissima al palo. Molti dubbi, al 10’, per un fallo dello stesso Danilo su Kishna, avvenuto proprio sotto gli occhi dell’arbitro di porta: grandi proteste ma il direttore di gara, il lituano Mazeika, non concede il penalty. Alla mezz’ora ci prova Klose: conclusione a giro di poco alta.

Ripresa. Calma piatta per 20’ poi il Dnipro, al termine di una lunga azione offensiva, raggiunge il pari con il bel destro incrociato di Bruno Gama (65’). Ma l’1-1 dura un lampo, perché al 68’ Parolo firma il raddoppio con una stoccata dal limite che trova anche la deviazione di un difensore. Al 78’ un retropassaggio sbagliato degli ucraini innesca il neo entrato Djordjevic, provvidenziale l’uscita coi piedi di Boyko. Brividi all’86’ per un tiro di Shakhov fuori di un soffio. Sono però i biancocelesti a chiudere in avanti: il portiere ospite respinge coi pugni una punizione di Cataldi, al 92’ Djordjevic raccoglie a centro area un pallone vagante e cala il tris.
 
 
Basilea-Fiorentina 2-2
Al St. Jakob Park partita dalle molte emozioni. Col Pareggio gli svizzeri passano ai sedicesimi avendo 10 punti, i viola salgono a 7. Nell’altra partita del girone I, 0-0 tra Belenenses e Lech Poznan. Portoghesi e polacchi a 5 punti. In virtù del vantaggio negli scontri diretti col Lech, alla Fiorentina basta anche un pareggio in casa col Belenenses per qualificarsi.
 
Paulo Sousa contro la sua ex squadra schiera il 4-4-1-1 con Ilicic e Bernardeschi larghi e Badelj a sostegno di Kalinic. Per i rossoblù di Fischer, la coppia d’attacco è formata da Embolo e Janko.
 
Pronti, via e la Fiorentina (in tenuta bianca) reclama un rigore: dribbling di Bernardeschi ai danni di Elneny che in scivolata tocca il pallone nettamente col braccio. Si gioca su ritmi non frenetici. Alla prima occasione i viola passano: il Basilea pressato perde palla in disimpegno, Borja Valero serve in verticale Bernardeschi che dal lato destro dell’area indovina un sinistro delizioso che batte Vailati (23’). La Fiorentina però si complica la vita: Roncaglia si fa cacciare per una gomitata a Embolo, per fortuna fuori area (26’). Paulo Sousa ridisegna la squadra con Tomovic per Ilicic (33’) e i frutti si vedono. Il Basilea perde di nuovo palla in uscita, ottima circolazione viola con cross basso di Marcos Alonso da sinistra, Kalinic lavora il pallone per il tocco vincente ancora di Bernardeschi (36’). I padroni di casa però trovano il gol prima del riposo: su colpo di testa di Embolo (in posizione più che sospetta) Sepe compie un mezzo miracolo, irrompe il capitano Suchy per il tap in in porta (40’).
 
Nella ripresa la Fiorentina resiste senza troppi patemi, fino al 74’ quando Elneny azzecca l’angolino sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il finale è un po’ in sofferenza, con un ora in inferiorità numerica sulle spalle. Il risultato però non cambia e gli uomini di Sousa portano a casa un punto utilissimo.