ITALIA
Storia di ordinaria follia
Stalking, lui la lascia e lei si aggrappa alla finestra per insultarlo
La rabbia della donna è esplosa dopo la fine della relazione. Prima lo ha perseguitato con telefonate e messaggi, poi è andata a casa dell'ex amante e si avventata sulla finestra del salotto da dove gridava insulti all'uomo e alla moglie

Non è riuscita ad accettare la fine della sua storia d'amore. Quando l'uomo di cui si era innamorata ha deciso di troncare la relazione, lei ha cominciato a perseguitarlo con telefonate e messaggi. La vittima dello stalking ha chiamato la polizia dopo che la donna è entrata nel suo giardino, aggrappandosi alla finestra per insultarlo. È successo nel quartiere romano di Fidene. Adesso l'amante furiosa dovrà rispondere di atti persecutori, violazione di domicilio aggravata, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
I due si erano conosciuti due anni fa sul posto di lavoro e nacque una relazione. Poi lui, sposato, ha deciso di troncare il rapporto, scatenando però la rabbia della donna. Ieri sera l'epilogo: la 46enne, di origini calabresi, si è presentata a casa dell'uomo. Ha iniziato a suonare insistentemente al citofono. Al rifiuto di farla entrare ha risposto prendendo a calci il cancello.
La donna poi si è arrampicata sulla recinzione ed è entrata nel giardino. Una volta dentro ha iniziato a lanciare qualunque cosa trovasse lungo il cammino contro le finestre dell'abitazione, comprese le sedie e il tavolo da esterni, per poi avventarsi sulla finestra del salotto da dove gridava insulti alla coppia.
Quando gli agenti del Reparto Volanti e del Commissariato Fidene-Serpentara sono arrivati sul posto hanno trovato la donna aggrappata alla grata di quella finestra e, dopo aver ricevuto calci e pugni, sono riusciti a staccarla e portarla fuori dalla proprietà.
I due si erano conosciuti due anni fa sul posto di lavoro e nacque una relazione. Poi lui, sposato, ha deciso di troncare il rapporto, scatenando però la rabbia della donna. Ieri sera l'epilogo: la 46enne, di origini calabresi, si è presentata a casa dell'uomo. Ha iniziato a suonare insistentemente al citofono. Al rifiuto di farla entrare ha risposto prendendo a calci il cancello.
La donna poi si è arrampicata sulla recinzione ed è entrata nel giardino. Una volta dentro ha iniziato a lanciare qualunque cosa trovasse lungo il cammino contro le finestre dell'abitazione, comprese le sedie e il tavolo da esterni, per poi avventarsi sulla finestra del salotto da dove gridava insulti alla coppia.
Quando gli agenti del Reparto Volanti e del Commissariato Fidene-Serpentara sono arrivati sul posto hanno trovato la donna aggrappata alla grata di quella finestra e, dopo aver ricevuto calci e pugni, sono riusciti a staccarla e portarla fuori dalla proprietà.