SALUTE
Stress e cuore
Stress Crepacuore
I danni irreversibili su arterie e coronarie dello stress. Colloquio con Leda Galiuto Cardiologa al Policlinico A.Gemelli

Professoressa quando siamo stressati cosa accade al nostro sistema cardiocircolatorio.
La reazione del nostro sistema cardiocircolatorio ad uno stimolo che percepiamo come stressante e' simile a quella del pericolo, ed infatti, lo stress e' un pericolo per il nostro corpo. Il calibro dei vasi si riduce ed aumenta la pressione arteriosa, il cuore batte più' velocemente. Se si riduce il calibro dei vasi che portano il sangue al cuore, dette coronarie, si genera ischemia cardiaca fino all'infarto; se il cuore batte troppo velocemente o in modo disordinato si hanno aritmie cardiache che possono essere minacciose per la vita..
Quando invece la condizione di stress perdura nel tempo, si può avere un progressivo deterioramento della parete di tutti i vasi del corpo che predispone all'aterosclerosi con formazione di placche che occludono i vasi e portano ad infarto o ictus.
Questo per tutte le età, o i danni sono maggiori in vecchiaia?
I danni da stress sono piu' evidenti nei soggetti giovani. E' dimostrato che professionisti particolarmente stressati hanno il doppio delle probabilità' di ammalarsi di cuore ad un'eta' inferiore ai 50 anni. E' dunque fondamentale fare adeguata prevenzione, adottando uno stile di vita sano che consenta di ridurre lo stress ed il rischio cardiovascolare globale. Mi riferisco in modo particolare all'esercizio fisico in tutte le sue forme che e' il miglior rimedio contro lo stress. L'importante e' farlo in modo costante e personalizzarlo secondo preferenze e predisposizioni. Lo yoga, ad esempio, e' risultato molto efficace nel prevenire i danni cardiaci, al pari dell'esercizio aerobico. Naturalmente, all'esercizio fisico si deve associare una sana alimentazione ed alcuni integratori come il magnesio che agisce stabilizzando le membrane cellulari rendendole più' tranquille. Va abolito il fumo, erroneamente ritenuto un rimedio antistress, quando invece e' provato che la nicotina "stressa" il sistema nervoso.
Quando abbiamo scatti d'ira dovuti allo stress ci va "il sangue alla testa", molti diventano paonazzi: potrebbe alla lunga provocare veri e propri problemi come un infarto o l'ictus cerebrale?
La rabbia e' la manifestazione di un carattere ostile. L'ostilità e' un gravissimo nemico del cuore. E' opportuno imparare a conoscersi e sapere che il carattere non si eredita con il DNA, ma si può ampiamente modificare, con volontà', impegno, costanza e con gli strumenti giusti. E, direi, che nel caso dei temperamenti ostili, vale sicuramente la pena modificare l'attitudine. Ipertensione e tachicardia sono i risultati più' immediati sul sistema cuore vasi a seguito di un attacco d'ira, ma i danni possono essere anche più' gravi, fino all'interruzione del flusso sanguigno nei piccoli vasi del cuore con arresto della funzione cardiaca in quella che si chiama cardiopatia da stress o "crepacuore".
Lei parla di "accumulo" di danni, nel tempo: agendo sulle cause che producono stress è possibile tornare indietro e riparare anche queste problematiche cardiocircolatorie?
No, indietro non si torna, quando la parete dei vasi o il muscolo cardiaco e' danneggiato, si può' solo evitare che il danno peggiori. E' dunque indispensabile prevenire il danno in tutti i modi.
La reazione del nostro sistema cardiocircolatorio ad uno stimolo che percepiamo come stressante e' simile a quella del pericolo, ed infatti, lo stress e' un pericolo per il nostro corpo. Il calibro dei vasi si riduce ed aumenta la pressione arteriosa, il cuore batte più' velocemente. Se si riduce il calibro dei vasi che portano il sangue al cuore, dette coronarie, si genera ischemia cardiaca fino all'infarto; se il cuore batte troppo velocemente o in modo disordinato si hanno aritmie cardiache che possono essere minacciose per la vita..
Quando invece la condizione di stress perdura nel tempo, si può avere un progressivo deterioramento della parete di tutti i vasi del corpo che predispone all'aterosclerosi con formazione di placche che occludono i vasi e portano ad infarto o ictus.
Questo per tutte le età, o i danni sono maggiori in vecchiaia?
I danni da stress sono piu' evidenti nei soggetti giovani. E' dimostrato che professionisti particolarmente stressati hanno il doppio delle probabilità' di ammalarsi di cuore ad un'eta' inferiore ai 50 anni. E' dunque fondamentale fare adeguata prevenzione, adottando uno stile di vita sano che consenta di ridurre lo stress ed il rischio cardiovascolare globale. Mi riferisco in modo particolare all'esercizio fisico in tutte le sue forme che e' il miglior rimedio contro lo stress. L'importante e' farlo in modo costante e personalizzarlo secondo preferenze e predisposizioni. Lo yoga, ad esempio, e' risultato molto efficace nel prevenire i danni cardiaci, al pari dell'esercizio aerobico. Naturalmente, all'esercizio fisico si deve associare una sana alimentazione ed alcuni integratori come il magnesio che agisce stabilizzando le membrane cellulari rendendole più' tranquille. Va abolito il fumo, erroneamente ritenuto un rimedio antistress, quando invece e' provato che la nicotina "stressa" il sistema nervoso.
Quando abbiamo scatti d'ira dovuti allo stress ci va "il sangue alla testa", molti diventano paonazzi: potrebbe alla lunga provocare veri e propri problemi come un infarto o l'ictus cerebrale?
La rabbia e' la manifestazione di un carattere ostile. L'ostilità e' un gravissimo nemico del cuore. E' opportuno imparare a conoscersi e sapere che il carattere non si eredita con il DNA, ma si può ampiamente modificare, con volontà', impegno, costanza e con gli strumenti giusti. E, direi, che nel caso dei temperamenti ostili, vale sicuramente la pena modificare l'attitudine. Ipertensione e tachicardia sono i risultati più' immediati sul sistema cuore vasi a seguito di un attacco d'ira, ma i danni possono essere anche più' gravi, fino all'interruzione del flusso sanguigno nei piccoli vasi del cuore con arresto della funzione cardiaca in quella che si chiama cardiopatia da stress o "crepacuore".
Lei parla di "accumulo" di danni, nel tempo: agendo sulle cause che producono stress è possibile tornare indietro e riparare anche queste problematiche cardiocircolatorie?
No, indietro non si torna, quando la parete dei vasi o il muscolo cardiaco e' danneggiato, si può' solo evitare che il danno peggiori. E' dunque indispensabile prevenire il danno in tutti i modi.