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ITALIA

A seguito dell' autodenuncia

Dj Fabo, Marco Cappato indagato per aiuto al suicidio. "Pronto a difendere mie ragioni"

L'iscrizione, viene definita negli ambienti giudiziari un "atto dovuto", ed è stata formalizzata dopo la trasmissione, avvenuta ieri sera, del verbale dell'autodenuncia sottoscritta dallo stesso Cappato davanti ai carabinieri di Milano.

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Marco Cappato è  indagato per aiuto al suicidio in relazione alla morte di Dj Fabo e a seguito dell'autodenuncia di ieri davanti ai Carabinieri. Il pm di Milano Tiziana Siciliano, da quanto si è saputo, ha intenzione di interrogarlo alla presenza di un legale.  Nei prossimi giorni, il pm convocherà in Procura Cappato, assistito dall'avvocato, perché confermi le sue dichiarazioni.

"Sono pronto a difendere le mie ragioni". E' il primo commento dell'esponente radicale e dell'Associazione Luca Coscioni,  dopo avere appreso della sua iscrizione nel registro degli indagati.

L'accusa di aiuto al suicidio, mossa per l'esponebnte radicale Marco Cappato in relazione al decesso, avvenuto in Svizzera, di dj Fabo, fa riferimento a quanto previsto dall'articolo 580 del codice penale, laddove prevede la contestazione per "chiunque aiuta o determina altri al suicidio ovvero ne agevola in qualsiasi modo l'esecuzione".

Un rischio a cui lo stesso Cappato sapeva di incorrere quando ieri si è autodenunciato descrivendo esattamente cosa aveva fatto nel caso di dj Fabo. Sabato scorso "alle 12 -aveva raccontato l'esponente radicale anche ai giornalisti- su sua richiesta, ho caricato Fabo sulla sua macchina e l'ho accompagnato da casa sua, a Milano, fino alla struttura 'Dignitas' in provincia di Zurigo dove é stato trasportato a letto e dove ha ottenuto assistenza medica alla morte volontaria".  

Ieri, il procuratore Francesco Greco aveva spiegato che si terrà conto nelle valutazioni del caso anche della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo.
 
Ai carabinieri Cappato aveva anche riferito di aver avviato il sostegno ad altre due persone che hanno già ricevuto il sì per il suicidio assistito in Svizzera. Queste dichiarazioni però non aggravano ulteriormente la sua posizione.

Filomena Gallo (Associazione Luca Coscioni): "Politica intervenga per depenalizzare"
"Apprendo dai media che Marco Cappato è iscritto nel registro degli indagati. Sara' ora la giustizia che renderà giustizia a dj Fabo. Marco Cappato si sta assumendo la responsabilità ed il rischio di un processo il cui esito potrebbe portarlo ad una condanna non lieve. Ma tale responsabilità è stata assunta in modo consapevole". Lo ha dichiarato all'Agi Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica. "Se aiutare una persona ad avere una morte senza dolore è reato - ha osservato gallo - la politica deve intervenire affinché ci sia una depenalizzazione del divieto con una norma precisa".