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SPORT

La campionessa romena è appena approdata ai quarti degli Australian Open

La tennista Simona Halep si riduce il seno e scala le classifiche di 200 posizioni

Le sue misure abbondanti, sostiene l'atleta, le impedivano buoni risultati. Nel 2009 si è fatta operare passando da una generosa quarta a una seconda. Da 220esima nel ranking mondiale oggi è a un passo dalla top-ten

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Simona Halep
Roma
Si riduce il seno e le sue prestazioni vanno alle stelle. E’ la storia di Simona Halep, la tennista che ha superato l’ex n.1 del mondo Jelena Jankovic agli ottavi degli Australian Open ed è approdata ai quarti del torneo del grande slam. Nel 2009 ha ridotto di due taglie il suo petto, da allora ha scalato 200 posizioni nella classifica delle migliori giocatrici del mondo.

Romena, classe 1991, ha iniziato a giocare a tennis per imitare il fratello maggiore. Già nel 2008 i primi piazzamenti al Roland Garros Juniores. Colpa dell’agonismo maggiore ma soprattutto, insiste lei, di un ‘problema’ fisico: un seno troppo grosso che le impediva di dare il meglio. Di qui la decisione di operarsi: nel 2009 la Halep decide di ridursi il petto di due taglie. Da una quarta abbondante ad una seconda.

I primi risultati non sembrano darle ragione. Chiuso il 2009 al 220mo posto del ranking mondiale, i primi tornei del 2010 confermano il trend negativo dell’anno precedente. Ma qualcosa inizia a muoversi in primavera, quando debutta nel tabellone principale di un torneo Wta, la massima serie del tennis femminile. Da lì in poi la salita in classifica è inarrestabile. Un anno dopo l’operazione ha già guadagnato quasi 140 posizioni, giocando e perdendo la prima finale in carriera nel circuito maggiore e portandosi stabilmente fra le top-100.

Nel 2011 la seconda finale ed un’altra serie di piazzamenti in tutti i tornei a cui partecipa, per chiudere l’anno come numero 53 al mondo. Il 2012 è di assestamento, Halep conferma i progressi ma non riesce a fare il vero salto di qualità (finisce l’anno al numero 47), che avviene invece nel 2013. Una vera e propria esplosione, con 6 tornei vinti su tutte le superfici (terra battuta, erba e cemento) e gli ottavi di finale agli Open degli Stati Uniti, suo miglior risultato in un torneo del grande slam finora. L’anno lo chiude ad un passo dalla top-ten, ristretto club del quale alla fine di questi Australian Open entrerà sicuramente a far parte.