MONDO
La ragazza era cresciuta a Brescia
Pakistan, riesumato il corpo di Sana: attesa per i risultati dell'autopsia
In un primo momento era stata diffusa la notizia che Sana era stata sgozzata dai parenti perché rifiutava un matrimonio combinato. Poi in Pakistan la vicenda era stata chiusa come morte per infarto.

Sono in corso a Kot Fath, in Pakistan, le operazioni di riesumazione del cadavere di Sana Cheema, la giovane italo-pachistana che, a quanto si sospetta, sarebbe stata uccisa dai famigliari per aver deciso di sposarsi con un giovane di sua scelta in Italia. Sul luogo della sepoltura si trovano il giudice Lubna Sagheer, un team della polizia e molti abitanti della zona. È presente anche un medico dell'ospedale Aziz Bhatti Shaheed con il suo team.
La 25enne Sana Cheema è morta in patria lo scorso 18 aprile. Cittadina italiana, aveva lasciato Brescia, dove era cresciuta, a novembre. Non voleva accettare il matrimonio combinato che il padre pensava per lei e per questo sarebbe stata uccisa. È stato proprio il medico ad accusare i familiari più stretti della ragazza, fa sapere il segretario della comunità pakistana in Italia. In un primo momento era stata diffusa la notizia che Sana era stata sgozzata dai parenti. Poi in Pakistan la vicenda era stata chiusa come morte per infarto.
"Lo zio, il padre e il fratello di Sana sono in custodia della polizia locale. È ufficiale", aveva detto ieri all'ANSA il segretario della comunità pakistana in Italia Raza Asif. "Ho parlato con le autorità pakistane chiedendo di avere la versione ufficiale: mi hanno confermato i tre arresti" ha spiegato Asif.
La Procura di Brescia ha intanto aperto un'inchiesta, al momento senza ipotesi di reato e neppure indagati, affidata al sostituto procuratore Ambrogio Cassiani.
La 25enne Sana Cheema è morta in patria lo scorso 18 aprile. Cittadina italiana, aveva lasciato Brescia, dove era cresciuta, a novembre. Non voleva accettare il matrimonio combinato che il padre pensava per lei e per questo sarebbe stata uccisa. È stato proprio il medico ad accusare i familiari più stretti della ragazza, fa sapere il segretario della comunità pakistana in Italia. In un primo momento era stata diffusa la notizia che Sana era stata sgozzata dai parenti. Poi in Pakistan la vicenda era stata chiusa come morte per infarto.
"Lo zio, il padre e il fratello di Sana sono in custodia della polizia locale. È ufficiale", aveva detto ieri all'ANSA il segretario della comunità pakistana in Italia Raza Asif. "Ho parlato con le autorità pakistane chiedendo di avere la versione ufficiale: mi hanno confermato i tre arresti" ha spiegato Asif.
La Procura di Brescia ha intanto aperto un'inchiesta, al momento senza ipotesi di reato e neppure indagati, affidata al sostituto procuratore Ambrogio Cassiani.