ECONOMIA
Balzo dello spread, Milano debole. Brilla la Juventus

In attesa del discorso del premier Conte al Senato, alle 15, sale di quattro punti il rendimento del Btp decennale, ora all’1,47%. Al contempo scende di 4 punti quello del Bund tedesco (-0,69%), dopo la crescita di ieri a seguito dell’allarme della Bundesbank su una possibile recessione tecnica. Lo spread Btp/Bund di allarga quindi di 8 punti, a quota 216 punti.
Ne risentono i titoli bancari, che ieri avevano segnato una salita di quasi il 2% e che attualmente perdono poco più di un punto percentuale, l’indice Ftse All Share Banks segna -1,12%.
L’indice Ftse Mib di Milano è il più debole tra le piazze europee: -0,39%. Sono invece positive Francoforte (+0,13%), Parigi (+0,25%) e Londra (+0,56%).
Tra i titoli del Ftse Mib, oggi exploit per il titolo della Juventus (+3,94%), quinto titolo di giornata più scambiato, nonostante sia quello con la minore capitalizzazione del listino principale. Il rialzo si può ricondurre alle voci di calciomercato su un possibile acquisto dell’attaccante Neymar dal Psg. Il titolo è risultato da un’indagine della società di consulenza Boston Consulting Group primo nella classifica del “total shareholder return” tra il 2014 e il 2018, davanti ad Amplifon e Recordati.
Chiudono la classifica del Ftse Mib tre banche: Bpm (-2,29%), Ubi (-2,51%) e Bper (-3,31%).
I Bancari ieri avevano trainato il progresso di quasi due punti del Ftse Mib. Le attese dei mercati sono di interventi di stimolo all'economia: da parte della Bce, nella riunione del 12 febbraio, e da parte del governo tedesco, dopo l'allarme della Bundesbank su una possibile recessione in Germania. Ieri il governatore della Banca centrale finlandese e membro del Consiglio dei governatori della Bce, Olli Rehn, ha ribadito che la Bce è determinata ad agire se l’obiettivo dell’inflazione vicina al +2% rimarrà lontano. Ieri i dati sull’inflazione nell’Eurozona hanno visto una crescita a luglio ferma all’1%.
Ne risentono i titoli bancari, che ieri avevano segnato una salita di quasi il 2% e che attualmente perdono poco più di un punto percentuale, l’indice Ftse All Share Banks segna -1,12%.
L’indice Ftse Mib di Milano è il più debole tra le piazze europee: -0,39%. Sono invece positive Francoforte (+0,13%), Parigi (+0,25%) e Londra (+0,56%).
Tra i titoli del Ftse Mib, oggi exploit per il titolo della Juventus (+3,94%), quinto titolo di giornata più scambiato, nonostante sia quello con la minore capitalizzazione del listino principale. Il rialzo si può ricondurre alle voci di calciomercato su un possibile acquisto dell’attaccante Neymar dal Psg. Il titolo è risultato da un’indagine della società di consulenza Boston Consulting Group primo nella classifica del “total shareholder return” tra il 2014 e il 2018, davanti ad Amplifon e Recordati.
Chiudono la classifica del Ftse Mib tre banche: Bpm (-2,29%), Ubi (-2,51%) e Bper (-3,31%).
I Bancari ieri avevano trainato il progresso di quasi due punti del Ftse Mib. Le attese dei mercati sono di interventi di stimolo all'economia: da parte della Bce, nella riunione del 12 febbraio, e da parte del governo tedesco, dopo l'allarme della Bundesbank su una possibile recessione in Germania. Ieri il governatore della Banca centrale finlandese e membro del Consiglio dei governatori della Bce, Olli Rehn, ha ribadito che la Bce è determinata ad agire se l’obiettivo dell’inflazione vicina al +2% rimarrà lontano. Ieri i dati sull’inflazione nell’Eurozona hanno visto una crescita a luglio ferma all’1%.