POLITICA
"Non sempre le reti sociali sono in grado di supportarla adeguatamente"
Mattarella: "La maternità è anche libertà, riguarda tutti"
Così il presidente della Repubblica sul Corriere della Sera. Mattarella parla anche di occupazione femminile che occorre accrescere perché "costituisce un fattore essenziale di modernizzazione, l'antidoto tra i più efficaci alla povertà e all`emarginazione sociale"

"Il valore della maternità costituisce il completamento di quello della libertà femminile". Lo scrive sul Corriere della Sera il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando di come i due valori siano così fortemente connessi. Anzi, continua il capo dello Stato, si tratta di "un tema decisivo per il destino stesso della società e per la qualità della nostra vita". Secondo Mattarella quella femminile è stata, inoltre, "la grande rivoluzione antropologica del secolo scorso, in cui le donne hanno saputo affermare dignità e diritti, e il loro ruolo sociale si è accresciuto". E tutta l'intera società ne ha beneficiato.
Il presidente non nasconde, tuttavia, un'amara verità. E cioè l'inadeguatezza, talvolta, delle reti sociali a sostegno della maternità. "Questo - continua Mattarella - ha finito per penalizzare la comunità e la sua coesione. Farsi carico della maternità - osserva - è un dovere di tutti, non soltanto delle madri, al quale nessuno di noi può sottrarsi".
Per il capo dello Stato, cruciale, in questo senso, è il rapporto tra maternità e lavoro perchè l'occupazione femminile nel nostro Paese - dice - è ancora troppo carente, sebbene costituisca "un fattore essenziale di modernizzazione, vettore di innovazione e di arricchimento della coscienza civica". Lo chiama addirittura l'antidoto "tra i più efficaci alla povertà e all`emarginazione sociale". In questo senso, secondo Mattarella, "occorre fare di tutto per accrescere il lavoro femminile. E La conciliazione tra lavoro e maternità è una leva di sviluppo, oltre che sociale e culturale". Poi specifica: maternità e occupazione non sono in opposizione, anzi: "Dove le donne lavorano e i servizi sono migliori - sottolinea - c`è maggiore apertura alla maternità".
L`equilibrio dei carichi familiari in questo senso, dice, "può contribuire a unioni solide, a una crescita serena dei figli e, dunque, a una società più matura". Cita quindi le nuove norme sul congedo parentale per i padri lavoratori. Norme che - osserva -"non hanno ancora prodotto gli effetti sperati e lo squilibrio all`interno della famiglia continua a produrre limitazioni e impedimenti a carico delle donne. Perchè le leggi da sole - afferma - non bastano mai. Dobbiamo, possiamo promuovere cultura e politiche positive che favoriscano il lavoro femminile, prima e dopo la maternità, in modo che il suo valore sociale sia pienamente affermato".
Poi c'è l'andamento tutt'altro che positivo delle nascite. "Impegnarci per modificarlo - conclude il presidente della Repubblica - è già di per sé una buona notizia. Mi auguro che il confronto tra di noi sia sempre orientato al bene comune, anche quando le opinioni sono in disaccordo tra loro e le materie trattate si allargano a questioni etiche su cui sembra più difficile raggiungere una convergenza. Proprio le politiche familiari, a partire dalla conciliazioni dei tempi e dal sostegno alla maternità, possono diventare un primo terreno di utile intesa".
Il presidente non nasconde, tuttavia, un'amara verità. E cioè l'inadeguatezza, talvolta, delle reti sociali a sostegno della maternità. "Questo - continua Mattarella - ha finito per penalizzare la comunità e la sua coesione. Farsi carico della maternità - osserva - è un dovere di tutti, non soltanto delle madri, al quale nessuno di noi può sottrarsi".
Per il capo dello Stato, cruciale, in questo senso, è il rapporto tra maternità e lavoro perchè l'occupazione femminile nel nostro Paese - dice - è ancora troppo carente, sebbene costituisca "un fattore essenziale di modernizzazione, vettore di innovazione e di arricchimento della coscienza civica". Lo chiama addirittura l'antidoto "tra i più efficaci alla povertà e all`emarginazione sociale". In questo senso, secondo Mattarella, "occorre fare di tutto per accrescere il lavoro femminile. E La conciliazione tra lavoro e maternità è una leva di sviluppo, oltre che sociale e culturale". Poi specifica: maternità e occupazione non sono in opposizione, anzi: "Dove le donne lavorano e i servizi sono migliori - sottolinea - c`è maggiore apertura alla maternità".
L`equilibrio dei carichi familiari in questo senso, dice, "può contribuire a unioni solide, a una crescita serena dei figli e, dunque, a una società più matura". Cita quindi le nuove norme sul congedo parentale per i padri lavoratori. Norme che - osserva -"non hanno ancora prodotto gli effetti sperati e lo squilibrio all`interno della famiglia continua a produrre limitazioni e impedimenti a carico delle donne. Perchè le leggi da sole - afferma - non bastano mai. Dobbiamo, possiamo promuovere cultura e politiche positive che favoriscano il lavoro femminile, prima e dopo la maternità, in modo che il suo valore sociale sia pienamente affermato".
Poi c'è l'andamento tutt'altro che positivo delle nascite. "Impegnarci per modificarlo - conclude il presidente della Repubblica - è già di per sé una buona notizia. Mi auguro che il confronto tra di noi sia sempre orientato al bene comune, anche quando le opinioni sono in disaccordo tra loro e le materie trattate si allargano a questioni etiche su cui sembra più difficile raggiungere una convergenza. Proprio le politiche familiari, a partire dalla conciliazioni dei tempi e dal sostegno alla maternità, possono diventare un primo terreno di utile intesa".