ECONOMIA
World Economic Outlook
Fmi, Pil in rialzo per l'Italia: +5,8% nel 2021. Cala il rapporto con il debito pubblico: 154,8%
Il prodotto interno lordo italiano cresce più della media dell'area euro. Ma c'è rischio del ritorno dell'inflazione a livelli pre-pandemia

Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le stime di crescita per l'Italia per il 2021, quando il Pil è atteso salire del 5,8%, ovvero 0,9 punti percentuali in più rispetto alle previsioni di luglio. Per il 2022 la crescita è invariata al 4,2%. Con il +5,8% di quest'anno l'Italia cresce più della media dell'area euro, che segna nel 2021 un +5%. Al 2026 il Pil italiano è stimato al +1,0%.
Buone notizie anche sul rapporto debito/Pil: il debito pubblico in Italia scende al 154,8% nel 2021, rispetto al 155,8% del Pil dello scorso anno e nel 2022 scenderà ancora al 150,4%, per assestarsi al 146,5% del Pil nel 2026.
Lo scrive il Fondo monetario internazionale, nell'aggiornamento del suo World Economic Outlook, che però sottolinea come la politica monetaria in generale "dovrà camminare su una linea sottile", dovendo da un lato tenere sotto controllo l'inflazione e i rischi finanziari, dall'altro sostenere la ripresa economica. Rileva il Fmi nell'introduzione del World Economic Outlook un ritorno dell'inflazione ai livelli pre-pandemici per metà 2022, ma con "considerevoli diversità tra Paesi".
Il Fmi cita i casi di Usa, Gran Bretagna e alcune economie in via di sviluppo in cui l'inflazione è più elevata. "Sebbene normalmente le banche centrali possano guardare oltre i periodi di alta inflazione transitoria, devono essere pronte ad agire rapidamente - si legge - se i rischi dovessero materializzarsi su aspettative elevate di caro vita".
La disoccupazione in Italia si attesterà al 10,3% nel 2021 e salirà all'11,6% nel 2022, stima il Fondo monetario internazionale. Tra gli altri Paesi europei, il Fondo stima una disoccupazione al 15,4% per la Spagna nel 2021 e al 15,8% per la Grecia.
Buone notizie anche sul rapporto debito/Pil: il debito pubblico in Italia scende al 154,8% nel 2021, rispetto al 155,8% del Pil dello scorso anno e nel 2022 scenderà ancora al 150,4%, per assestarsi al 146,5% del Pil nel 2026.
Lo scrive il Fondo monetario internazionale, nell'aggiornamento del suo World Economic Outlook, che però sottolinea come la politica monetaria in generale "dovrà camminare su una linea sottile", dovendo da un lato tenere sotto controllo l'inflazione e i rischi finanziari, dall'altro sostenere la ripresa economica. Rileva il Fmi nell'introduzione del World Economic Outlook un ritorno dell'inflazione ai livelli pre-pandemici per metà 2022, ma con "considerevoli diversità tra Paesi".
Il Fmi cita i casi di Usa, Gran Bretagna e alcune economie in via di sviluppo in cui l'inflazione è più elevata. "Sebbene normalmente le banche centrali possano guardare oltre i periodi di alta inflazione transitoria, devono essere pronte ad agire rapidamente - si legge - se i rischi dovessero materializzarsi su aspettative elevate di caro vita".
La disoccupazione in Italia si attesterà al 10,3% nel 2021 e salirà all'11,6% nel 2022, stima il Fondo monetario internazionale. Tra gli altri Paesi europei, il Fondo stima una disoccupazione al 15,4% per la Spagna nel 2021 e al 15,8% per la Grecia.