POLITICA
Adozione del figlio del partner
Cattolici dem presentano emendamento per "affido rafforzato". Tre le posizioni nel Pd
Stralcio, mantenimento della stepchild adoption, trasformare l'adozione in affido rafforzato. Queste le tre posizioni all'interno del Pd che rischiano di far naufragare il ddl Cirinnà

Continua lo scontro all'interno del Pd sul ddl Cirinnà e in particolare sulle adozioni per le coppie omosessuali. Le posizioni dei parlamentari dem si sono polarizzate in tre grandi gruppi. Il primo, quello dei cattolici, si sta coagulando sulla proposta di emendamento che prevede "un affido rafforzato" al posto dell'adozione.
"Può essere disposto l'affidamento personale del minore alla parte dell'unione civile tra persone dello stesso sesso quando lo stesso è figlio, anche adottivo, dell'altra parte dell'unione civile e il genitore biologico estraneo all'unione civile sia sconosciuto, deceduto o decaduto dalla responsabilità genitoriale". Questo è uno stralcio dell'emendamento sull'affido rafforzato presentato dai senatori Pd Stefano Lepri, Emma Fattorini e Rosa Maria Di Giorgi sulla stepchild adoption.
"Con la pronunzia di scioglimento dell'unione civile - si legge nel testo dell'emendamento - il giudice stabilisce la misura e il modo con cui il genitore affidatario deve contribuire al mantenimento, all'istruzione e all'educazione dell'affidato, nonché le modalità di esercizio dei suoi diritti nel rapporto con esso". Infine "in caso di morte del genitore biologico o adottivo del minore affidato, il genitore affidatario può avanzare richiesta di adozione". In sostanza sono due i casi in cui l'emendamento dei senatori cattolici del Pd prevede che l'affido si possa trasformare in adozione: al compimento dei 18 anni e in caso di morte di un genitore.
L'emendamento potrà ancora essere modificato prima del 22 gennaio e comunque, hanno sottolineato i tre senatori firmatari, ancora non è iniziata la raccolta delle firme.
La seconda corrente è rappresentata dai 37 deputati Pd, in gran parte riconducibili all'ala cattolica del partito, che hanno firmato un documento, presentato oggi alla stampa, in cui chiedono di stralciare la 'stepchild adoption' o "sostituirla con soluzioni normative che, nel garantire la piena tutela ai diritti dei minori, evitino di legittimare o incentivare comportamenti gravemente antigiuridici" perché, sottolinea Alfredo Bazoli tra i firmatari del documento, "senza una mediazione il rischio è, con il voto segreto, il naufragio della legge al Senato".
La terza posizione emerge in una dichiarazione congiunta diffusa dagli ex deputati di Sel che ora sono nel Pd Boccadutri, Di Salvo, Lacquaniti, Lavagno, Migliore, Nardi, Piazzoni, Pilozzi, e Zan:"Il testo sulle unioni civili che è in discussione al Senato è quello che va approvato, senza ridiscutere punti già frutto di una mediazione. Infatti, con l'estensione della stepchild, già prevista per le coppie eterosessuali sposate, si regolamenterebbe finalmente una situazione di fatto, già esistente ma del tutto priva di tutela, riconoscendo al bambino nato da una coppia formata da persone dello stesso sesso il diritto alla continuità affettiva con il secondo genitore. Stralciare la stepchild dal testo di legge o diluirne i contenuti, snaturandola con ipotesi di affidi più o meno rafforzati, significherebbe rendere ancora più precario il percorso di crescita del bambino".
In attesa dell'approdo del ddl Cirinnà in Aula al Senato, slittato al 28 gennaio, il Pd è dunque ancora in cerca di una mediazione. Mentre fa discutere l'iniziativa di Gay.it di pubblicare nomi e foto dei parlamentari dem contrari alla stepchild adoption: "Metodo squadristra, una scelta grave", commenta il Partito democratico.
"Può essere disposto l'affidamento personale del minore alla parte dell'unione civile tra persone dello stesso sesso quando lo stesso è figlio, anche adottivo, dell'altra parte dell'unione civile e il genitore biologico estraneo all'unione civile sia sconosciuto, deceduto o decaduto dalla responsabilità genitoriale". Questo è uno stralcio dell'emendamento sull'affido rafforzato presentato dai senatori Pd Stefano Lepri, Emma Fattorini e Rosa Maria Di Giorgi sulla stepchild adoption.
"Con la pronunzia di scioglimento dell'unione civile - si legge nel testo dell'emendamento - il giudice stabilisce la misura e il modo con cui il genitore affidatario deve contribuire al mantenimento, all'istruzione e all'educazione dell'affidato, nonché le modalità di esercizio dei suoi diritti nel rapporto con esso". Infine "in caso di morte del genitore biologico o adottivo del minore affidato, il genitore affidatario può avanzare richiesta di adozione". In sostanza sono due i casi in cui l'emendamento dei senatori cattolici del Pd prevede che l'affido si possa trasformare in adozione: al compimento dei 18 anni e in caso di morte di un genitore.
L'emendamento potrà ancora essere modificato prima del 22 gennaio e comunque, hanno sottolineato i tre senatori firmatari, ancora non è iniziata la raccolta delle firme.
La seconda corrente è rappresentata dai 37 deputati Pd, in gran parte riconducibili all'ala cattolica del partito, che hanno firmato un documento, presentato oggi alla stampa, in cui chiedono di stralciare la 'stepchild adoption' o "sostituirla con soluzioni normative che, nel garantire la piena tutela ai diritti dei minori, evitino di legittimare o incentivare comportamenti gravemente antigiuridici" perché, sottolinea Alfredo Bazoli tra i firmatari del documento, "senza una mediazione il rischio è, con il voto segreto, il naufragio della legge al Senato".
La terza posizione emerge in una dichiarazione congiunta diffusa dagli ex deputati di Sel che ora sono nel Pd Boccadutri, Di Salvo, Lacquaniti, Lavagno, Migliore, Nardi, Piazzoni, Pilozzi, e Zan:"Il testo sulle unioni civili che è in discussione al Senato è quello che va approvato, senza ridiscutere punti già frutto di una mediazione. Infatti, con l'estensione della stepchild, già prevista per le coppie eterosessuali sposate, si regolamenterebbe finalmente una situazione di fatto, già esistente ma del tutto priva di tutela, riconoscendo al bambino nato da una coppia formata da persone dello stesso sesso il diritto alla continuità affettiva con il secondo genitore. Stralciare la stepchild dal testo di legge o diluirne i contenuti, snaturandola con ipotesi di affidi più o meno rafforzati, significherebbe rendere ancora più precario il percorso di crescita del bambino".
In attesa dell'approdo del ddl Cirinnà in Aula al Senato, slittato al 28 gennaio, il Pd è dunque ancora in cerca di una mediazione. Mentre fa discutere l'iniziativa di Gay.it di pubblicare nomi e foto dei parlamentari dem contrari alla stepchild adoption: "Metodo squadristra, una scelta grave", commenta il Partito democratico.