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ITALIA

25 aprile, 7,5 milioni di italiani in viaggio per il ponte: il 92% sceglie Bel Paese

Per 1,2 milioni italiani ponte in agriturismo per una giornata lontano dalle città senza rinunciare alla comodità garantita dall'ospitalità delle aziende di campagna. 

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Saranno oltre 7 milioni e mezzo (7.514.000) gli italiani che si metteranno in viaggio per il ponte del 25 aprile, in aumento del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Emerge da un'indagine di Federalberghi, secondo cui il 92% resterà in Italia (rispetto all'89,4% del 2016), mentre l'8% (in lieve calo rispetto al 10% dell'anno scorso) sceglierà mete estere per la propria vacanza. Il giro d'affari sarà pari a 2,32 miliardi di euro (+0,9%).

"Gli italiani - commenta il presidente di Federalberghi, Bernabo' Bocca - non rinunciano al piacere del viaggio seppur breve anche a ridosso delle festivita' pasquali, cogliendo l'occasione del 25 aprile: la ricorrenza della Liberazione, che quest'anno cade di martedi', ha invogliato 7 milioni e mezzo di italiani a trascorrere qualche giorno fuori casa, per la maggior parte nel proprio Paese privilegiando le localita' di mare". "L'incremento di un 2,2% rispetto al 2016 fa ben sperare sia in termini di movimentazione per il mercato turistico, sia in termini di prospettiva per l'imminente ponte del 1 maggio", aggiunge, auspicando che "gli italiani stiano riacquistando lentamente e con un po' di fatica quella fiducia messa a dura prova dal perdurare della crisi, e che non intendano rinunciare oltremodo ad un bene primario quale e' ormai la vacanza. Chi opera nel settore ha piena consapevolezza di quanto sia importante che governo e istituzioni offrano al comparto tutto il supporto necessario affinche' il trend positivo non subisca flessioni".

Coldiretti: Per 1,2 milioni italiani ponte in agriturismo
Sono 1,2 milioni gli italiani e gli stranieri che hanno scelto di sedersi a tavola in agriturismo durante il lungo ponte del 25 aprile per cogliere l'opportunità di trascorrere una giornata lontano dalle città senza rinunciare alla comodità garantita dall'ospitalità delle aziende di campagna. E' quanto emerge da una stima della Coldiretti sulla base delle prenotazioni ricevute dalle aziende di Campagna Amica in occasione della Festa della Liberazione. Rispetto allo scorso anno si registra un incoraggiante aumento del 9% anche se pesa la situazione ancora difficile nelle aree terremotate. E' infatti l'agriturismo - secondo la Coldiretti - il settore turistico più danneggiato dal sisma con le presenze praticamente azzerate per un crollo di oltre il 90% degli arrivi nelle aziende agricole situate nelle aree del cratere tradizionalmente vocate per vacanze, picnic e gite fuori porta in campagna, grazie alla bellezza dei paesaggi e alla qualità dell'offerta gastronomica.

Nei 131 comuni del cratere colpito dai terremoti del 24 agosto e del 26 e 30 Ottobre secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat, operano 444 agriturismi dei quali 42 in Abruzzo, 40 nel Lazio, 247 nelle Marche e 115 in Umbria a sostegno dei quali sono in atto importanti iniziative per incentivare le presenze e la ripresa economica ed occupazionale. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni alimentari è - continua Coldiretti - la qualità più apprezzata dagli ospiti ma sta crescendo la domanda di servizi aggiuntivi. Nelle aziende agricole sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l'equitazione, il tiro con l'arco, il trekking ma non mancano - precisa la Coldiretti - attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina o di orticoltura.