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SPORT

Serie A

Un gol e tre pali, parte bene la Juve di Allegri

Nella partita che inaugura la stagione 2014-2015, la Juventus vince 1-0 in casa del Chievo, dominando la gara

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di Nicola Iannello
Debutto con vittoria esterna per i campioni in carica. La Juventus passa 1-0 a Verona, in casa del Chievo, nella partita che ha inaugurato la serie A 2014-2015. I bianconeri di Allegri hanno dominato la gara del ‘Bentegodi’, ben al di là del risultato risicato, sprecando un numero incredibile di occasioni. I padroni di casa, con molti giocatori nuovi, sono apparsi lontani dall’avere una fisionomia precisa, soffrendo oltremodo l’organizzazione di gioco e la superiore qualità degli avversari.

Corini schiera l’‘albero di Natale’, con Izco, Mangani e Hetamaj a centrocampo, Birsa e Schelotto dietro l’unica punta Maxi Lopez. Allegri opta per il collaudato 3-5-2, affidandosi ai chi conosce meglio i meccanismi di gioco, come Asamoah sulla fascia sinistra (preferito al neoacquisto Evra). In difesa, al posto dello squalificato Chiellini c’è Ogbonna, con Caceres che rileva l’infortunato Barzagli. A centrocampo, Marchisio sostituisce Pirlo, fermo un mese per l’infortunio rimediato nel Trofeo Tim. In attacco, spazio al giovane francese Coman (classe 1996), in coppia con Tevez.
Pronti, via, e Tevez gira di poco a lato. Ci prova poi Coman, con un destro a giro deviato. Sull’angolo di Tevez, Bardi si fa scavalcare sul secondo palo e Caceres provoca il primo gol del campionato con un colpo di testa che rimpalla sulla schiena del portiere clivense e poi su Biraghi (4’). La reazione del Chievo è in un colpo di testa centrale di Schelotto. Buona occasione per Marchisio, che mette alto uno scarico di Pogba. È poi Vidal a seminare scompiglio in area gialloblù, ma prima Frey e poi Cesar lo contengono. Sul corner, Vidal di testa centra il palo. In contropiede, occasionissima per Schelotto, innescato da Birsa, ma l’oriundo spreca con una ciabattata fiacca. Ancora Coman impegna Bardi. Prima dell’intervallo altri due legni bianconeri: Tevez coglie la traversa su cross da destra di Lichtsteiner, e Caceres colpisce sempre la trasversale di testa.

Al rientro dagli spogliatoi, Corini prova le carte Paloschi (al posto di Schelotto) e Radovanovic (per Mangani), passando al 4-4-2. Il primo acuto della ripresa è però un destro di Coman fuori di poco. Su una punizione per la Juve dal limite, l’arbitro Russo tiene a battesimo la bomboletta spray per segnare la distanza della barriera. Coman continua il suo show con una girata di testa alta di poco. Il francese lascia poi il posto a Llorente (68’) . Lo spagnolo si presenta con un colpo di testa che chiama Bardi al tuffo in angolo. A ruota Caceres a botta sicura viene deviato da Dainelli. Frey anticipa poi Llorente, smarcato solo davanti alla porta vuota da Lichtsteiner. In questo monologo juventino, per poco non accade l’impensabile: Buffon, infatti, evita la beffa, respingendo una conclusione ravvicinata di Maxi Lopez. Un destro di Tevez da fuori esce a lato della porta di Bardi. Fuori anche una botta di Pogba. Nel recupero, Corini viene espulso per aver toccato il pallone prima che uscisse dal campo.
Juve partita col piede giusto, Chievo tutto da rivedere.