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POLITICA

Il Capo dello Stato allontana il ritorno alle urne

Napolitano boccia le polemiche sul voto: "Elezioni non dietro l'angolo"

Il Presidente della Repubblica critica chi chiede lo scioglimento delle Camere e invoca il dialogo. La politica, dice, deve concentrarsi sui problemi dei giovani. Sulle riforme: possibile cambiare il Senato e "tagliare le ridondanze"

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Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano
Roma
Elezioni lontane, riforme possibili. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo ad un incontro sulla ricerca a Palazzo Madama affronta alcuni dei temi che agitano la politica, torna a invocare il dialogo tra le parti e stigmatizza le polemiche. Poi sottolinea: bisogna concentrarsi sui problemi dei giovani.

"Le elezioni non sono dietro l'angolo"
Per quanto riguarda il futuro del governo, il Capo dello Stato liquida il dibattito con poche parole. Si tratta di "polemiche sempre dannatamente elettorali - dice - anche quando non ci sono elezioni dietro l'angolo, per quanto sia di moda invocarle in ogni momento".

"Pensare ai giovani"
La politica - è l'invito del Presidente della Repubblica - deve concentrarsi sui problemi dei giovani. "C'è un clima nel Paese non precisamente di fiducia - dichiara - Dobbiamo reagire e trasmettere da ogni occasione iniezioni di fiducia per il loro futuro, pensando soprattutto ai giovani e alle loro difficoltà". Bisogna concentrarsi sulle nuove generazioni, continua Napolitano, dare loro sicurezza e cercare di dare loro delle risposte.

La riforma del Senato
A proposito delle modifiche all'assetto delle istituzioni, Giorgio Napolitano dichiara che con la riforma del bicameralismo "si cerca di superare la ripetitività, le duplicazioni e le complicazioni nel processo legislativo, che non portano a una qualificazione del Parlamento. "Sono convinto - continua - che sia possibile tagliare le ridondanze e qualificare in modo nuovo ed essenziale il Senato".  Il Senato, aggiunge il Presidente, potrebbe configurarsi come "Camera Alta senza poteri di investitura politica ma con altri importanti poteri, come accade già in Francia e in Gran Bretagna".