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ITALIA

Meredith, parlano i legali

"Eccitazione scatenò furia omicida"

Il processo di appello bis per la morte di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa l'1 novembre 2007. "Non abbiamo dubbi sulla colpevolezza degli imputati", dichiarano gli avvocati della famiglia. Assenti Amanda Knox e Raffaele Sollecito 

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Firenze
E' il giorno dei legali della famiglia di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia nell notte dell'1 novembre 2007. I tre avvocati, Francesco Maresca, Vieri Fabiani e Serena Perna parlano nell'udienza del processo di appello bis che si è svolta questa mattina nell'aula della Corte d'Assise d'appello di Firenze. "Non abbiamo dubbi sulla colpevolezza degli imputati - ha dichiarato Maresca - Ci sono tanti elementi per confermare la sentenza di condanna". Assenti i due imputati: Amanda Knox è rimasta a Seattle mentre Raffaele Sollecito si trova a Santo Domingo, in attesa di rientrare per il 9 gennaio, giorno delle arringhe dei suoi difensori. Per la data della sentenza, prevista per metà gennaio, sono attesi a Firenze anche i familiari della vittima.

I legali della famiglia si sono associati alla richiesta di condanna a 26 anni avanzata dal pm Alessandro Crini per i due imputati. Il sostituto procuratore generale aveva chiesto in aggiunta per Knox 4 anni (di cui 3 già definitivi) per la calunnia aggravata nei confronti di Patrick Lumumba. Per quanto riguarda il risarcimento danni l'avvocato Maresca ha concluso l'arringa chiedendo alla Corte di confermare quanto stabilito dalla sentenza di primo grado: 2 milioni di euro per i genitori di Mez e 2,4 milioni per i tre fratelli.

Le dichiarazioni dei legali della famiglia di Meredith. Dichiarazioni forti quelle pronunciate nel corso dell'udienza dall'avvocato Fabiani: "Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudy Guede erano in preda all'eccitazione e questo scatenò la furia omicida, anche perchè per le droghe e alcol le loro menti erano prive di freni inibitori". Rispetto alla carenza del movente il legale ha spiegato che un elemento importante può essere individuato "nelle problematiche esistenti fra Amanda e Meredith, che si evolvono in una sorta di punizione della vittima, in una escalation".

"Sono certo della colpevolezza dei due imputati" ha affermato Maresca, lamentando tra l'altro come di fatto Mez "sia caduta nel totale oblio" a causa dell'eco mediatica che il processo ha avuto in sede extragiudiziale. Ha poi definito "falsi e falliti" tutti gli alibi proposti dai due imputati: "Per tutta la serata del delitto gli imputati non hanno alibi fino alla mattina dopo". L'avvocato ha aggiunto che la famiglia Kercher reputa "insopportabile" l'invito lanciato da Amanda Knox sul suo sito internet "a raccogliere offerte in memoria di Meredith". 

L'avvocato di Amanda. "Amanda ha sempre ripetuto che Meredith era sua amica. Non è quindi, un'irriverenza che lo manifesti anche sul suo sito internet". Queste le parole usate dall'avvocato della Knox, Luciano Ghirga, parlando con i giornalisti a margine del processo in merito alla raccolta di donazioni lanciata dall sua assistita sul web.
 
L'iter processuale. Il processo di appello bis in corso a Firenze è stato disposto dalla Corte di Cassazione che ha annullato la sentenza di appello che aveva assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito dalla condanna in primo grado rispettivamente a 26 e 25 anni di carcere. La Suprema Corte ha chiesto al nuovo collegio di valutare in modo "osmotico" gli indizi che la Corte d'appello di Perugia aveva invece giudicato insufficienti.