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ITALIA

Congresso Genova

Anm: "No ad attacchi ingiustificati a toghe, rischio per democrazia"

Così l'Associazione Nazionale Magistrati nel documento finale parla della "ricorrente tentazione da parte di esponenti politici di dolersi di iniziative o decisioni giudiziarie", bollandole come attacchi politici. Sulla prescrizione: "Chiesto da sempre stop dopo condanna di primo grado"

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"I magistrati nell'adottare le loro decisioni applicano, interpretandola, la legge e sono guidati dai principi dettati dalla Costituzione e delle Fonti sovranazionali. Non accettarlo significa mettere pericolosamente in discussione l'assetto di una democrazia liberale, significa giocare in modo disinvolto con le garanzie di tutti i cittadini". Così l'Anm nel documento finale del suo congresso a Genova parla della "ricorrente tentazione da parte di esponenti politici di dolersi di iniziative o decisioni giudiziarie", bollandole come attacchi politici.

"L'Anm dovrà sempre continuare ad intervenire, ogni volta che saranno ingiustificatamente attaccati singoli magistrati e messe in discussione le prerogative della Magistratura, che non sono privilegio di un ordine ma rappresentano un caposaldo della tenuta degli equilibri democratici del Paese" - si legge ancora nella mozione finale del congresso - Purtroppo si continua a registrare la ricorrente tentazione da parte di esponenti politici di dolersi di iniziative o decisioni giudiziarie, iscrivendole, in modo allusivo o anche espresso, nella categoria degli attacchi politici o criticando le decisioni perché ritenute non conformi all'indirizzo politico del Governo o, addirittura, sentimento della maggioranza dell'opinione pubblica". 


Prescrizione: "Chiesto da sempre stop dopo condanna di primo grado"
"L’Anm ha chiesto da sempre l’interruzione della prescrizione con la sentenza di condanna di primo grado, per restituire al processo la sua piena efficacia. Lo abbiamo proposto noi stessi anche di recente, e sul punto non abbiamo e non avremo ripensamenti". E' quanto si legge nella mozione finale del Congresso nazionale chiusosi oggi a Genova. "Alla politica spetta poi il compito di adottare ogni altra iniziativa per una strutturale riforma del processo penale, in ogni caso, indispensabile", si aggiunge.