MONDO
Nelle ultime 24 ore: 5 soldati morti e 29 feriti
Ucraina, Kerry: "Non cerchiamo un conflitto con la Russia". Asse franco tedesco per la de-escalation
Il segretario di stato Usa a colloquio con il presidente ucraino Petro Poroshenko e il primo ministro, Arseni Iatsenyuk. A Kiev anche il presidente francese Hollande e la cancelliera tedesca Merkel che domani saranno a Mosca per incontrare Putin. A Bruxelles la riunione dei ministri della Difesa dei paesi Nato: "Pronti a inviare 5 mila soldati"

"Non cerchiamo un conflitto con la Russia, ma non possiamo chiudere gli occhi su quella che è una vera e propria aggressione da parte di Mosca in Ucraina". Lo afferma il segretario di Stato americano John Kerry da Kiev, dove si è recato per incontrare il presidente Petro Poroshenko e il premier Arseni Iatsenyuk. Nel tardo pomeriggio nella capitale ucraina sono giunti anche il presidente francese Hollande e la cancelliera tedesca Merkel per tentare di rimettere la crisi sui binari negoziali. Venerdì poi i due leader partiranno per Mosca per incontrare Putin, un'occasione per fare chiarezza sulla possibilità di inviare peacekeeper dell'Onu nel Donbass. Ipotesi rispetto alla quale aprono anche i filorussi di Donetsk, ma solo a patto di un cessate il fuoco.
"Una visita, quella di Hollande e Merkel - commenta Kerry - che conferma che gli Usa e gli alleati europei sono uniti con l'Ucraina nel chiedere alla Russia di fare passi senza indugio per mettere fine al conflitto". E mentre la diplomazia è al lavoro, sul campo continua a salire il numero dei morti: nelle ultime 24 ore 5 soldati sono morti e altri 29 sono rimasti feriti.
Kerry: "Mosca rispetti accordi di Minsk"
Gli Stati Uniti lavorano dunque per una soluzione pacifica, sottolinea il segretario di stato Usa, ma chiedono anche alla Russia di "impegnarsi a rispettare gli accordi di Minsk per porre fine ad un conflitto che sta continuando a causare la morte di innocenti". Parole che arrivano proprio ad un giorno dal bombardamento su Donetsk che hanno colpito un ospedale e alcuni edifici civili.
Pinotti: "Contraria alla fornitura di armi"
"Sono contraria alla fornitura di armi all'Ucraina" ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a conclusione della ministeriale Nato, sottolinenando che "in un momento in cui c'è una escalation, sarebbe una misura che ulteriormente la rafforza, un incentivo all'aumento della temperatura che invece dobbiamo assolutamente raffreddare".
Putin richiama i riservisti
Da Mosca Putin - che aveva minacciato un danno nelle relazioni con Washington in caso di fornitura di armi all'Ucraina - ha firmato un decreto per mobilitare per due mesi i riservisti. Anche se si tratta di una prassi ordinaria, appare singolare la coincidenza del decreto con l'avvio oggi da parte della Nato del suo sistema di difesa collettiva per "rispondere alle minacce a est e sud".
Nato: pronta a inviare 5 mila uomini
Da Bruxelles, la Nato valuta l'ipotesi di rafforzare la sua presenza nell'Est Europa. La nuova forza potrà contare su 5 mila uomini per l'intervento rapido (spearhead) e 6 "centri di comando". E in risposta alla Russia sarà anche aperto un centro di addestramento in Georgia. "La violenza continua a peggiorare" in Ucraina e "la Russia continua a ignorare la legge internazionale e a sostenere i separatisti fornendo armi sofisticate, addestramento e forze" ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
"Una visita, quella di Hollande e Merkel - commenta Kerry - che conferma che gli Usa e gli alleati europei sono uniti con l'Ucraina nel chiedere alla Russia di fare passi senza indugio per mettere fine al conflitto". E mentre la diplomazia è al lavoro, sul campo continua a salire il numero dei morti: nelle ultime 24 ore 5 soldati sono morti e altri 29 sono rimasti feriti.
Kerry: "Mosca rispetti accordi di Minsk"
Gli Stati Uniti lavorano dunque per una soluzione pacifica, sottolinea il segretario di stato Usa, ma chiedono anche alla Russia di "impegnarsi a rispettare gli accordi di Minsk per porre fine ad un conflitto che sta continuando a causare la morte di innocenti". Parole che arrivano proprio ad un giorno dal bombardamento su Donetsk che hanno colpito un ospedale e alcuni edifici civili.
Pinotti: "Contraria alla fornitura di armi"
"Sono contraria alla fornitura di armi all'Ucraina" ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a conclusione della ministeriale Nato, sottolinenando che "in un momento in cui c'è una escalation, sarebbe una misura che ulteriormente la rafforza, un incentivo all'aumento della temperatura che invece dobbiamo assolutamente raffreddare".
Putin richiama i riservisti
Da Mosca Putin - che aveva minacciato un danno nelle relazioni con Washington in caso di fornitura di armi all'Ucraina - ha firmato un decreto per mobilitare per due mesi i riservisti. Anche se si tratta di una prassi ordinaria, appare singolare la coincidenza del decreto con l'avvio oggi da parte della Nato del suo sistema di difesa collettiva per "rispondere alle minacce a est e sud".
Nato: pronta a inviare 5 mila uomini
Da Bruxelles, la Nato valuta l'ipotesi di rafforzare la sua presenza nell'Est Europa. La nuova forza potrà contare su 5 mila uomini per l'intervento rapido (spearhead) e 6 "centri di comando". E in risposta alla Russia sarà anche aperto un centro di addestramento in Georgia. "La violenza continua a peggiorare" in Ucraina e "la Russia continua a ignorare la legge internazionale e a sostenere i separatisti fornendo armi sofisticate, addestramento e forze" ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.