ITALIA
Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri
Sisma, 300 milioni per avviare subito la ricostruzione. In tutto saranno stanziati 4,5 miliardi
Il commissario per la ricostruzione, Errani: danni riconosciuti al 100% in 62 comuni, tempi per la ricostruzione più rapidi rispetto al passato

Trecento milioni di euro per fronteggiare subito l'avvio della ricostruzione e il completamento dell'emergenza. A stanziarli è il decreto approvato dal Consiglio dei ministri dedicato agli aiuti alle poolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto. Il decreto stanzia 200 milioni e "ulteriori misure per un totale di 300 milioni", spiega il sottosegretario De Vincenti a palazzo Chigi. E sottolinea: per la ricostruzione verrà messa in campo una cifra "notevolmente più consistente: le stime parlano di 3,5 miliardi per edifici privati e un miliardo per edifici pubblici. Risorse già previste dalla legge di bilancio che approveremo sabato prossimo e di cui nel decreto si fa esplicito collegamento".
Un "vademecum" per la ricostruzione
Quanto ai 4,5 miliardi che serviranno per finanziare l'intero processo di ricostruzione, il sottosegretario non ha specificato dove il governo reperirà i fondi. "Sono risorse nazionali - ha risposto a chi glielo chiedeva - che verranno stanziate dalla legge di bilancio". I contributi diretti che arriveranno invece dalla Commissione europea, ha poi sottolineato De Vincenti, saranno "entro limiti molto stringenti, che possono andare attorno al 6% della spesa complessiva"."E' un provvedimento complesso, esaustivo, una sorta di vademecum per la ricostruzione: i provvedimenti prevedono misure che vanno dal risarcimento integrale degli edifici colpiti, al rinvio del pagamento di imposte e tasse per i cittadini colpiti dal sisma", aggiunge De Vincenti.
Errani: tempi più rapidi rispetto al passato
Il commissario per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 24 agosto prevede "tempi significativamente più rapidi rispetto ad altre esperienze, partendo dalla consapevolezza- spiega in conferenza stampa a palazzo Chigi- che ricostruire centri storici, oltre che l'economia, richiede anni". "Vogliamo ricostruire le pietre, le strutture pubbliche e private ma nello stesso tempo invertire il processo di spopolamento", dice Errani. "Siamo di fronte a un decreto che imposta pienamente la ricostruzione e che con la legge di bilancio troverà la piena copertura per la ricostruzione"
In 62 comuni danni riconosciti al 100%
All'interno del cratere del terremoto del 24 agosto verrà riconosciuto il 100% dei danni a "privati, imprese e abitazioni", comprese le "seconde case", "in realtà abitazioni di famiglia che rappresentano identità ed economia del territorio", ha annunciato Errani, sottolineando che sono complessivamente 62 i comuni inseriti nel cratere. Per quanto riguarda i comuni limitrofi, la scelta del governo è stata quella di riconoscere comunque il 100% dei danni per quanto riguarda le prime case e le seconde case nei centri storici e nei borghi, mentre per le altre seconde case il contributo sarà del 50%. "Si finanzia l'intero progetto di ricostruzione, compreso il miglioramento sismico - ha detto Errani - perché un terremoto 6.0 non deve più produrre crolli e vittime".
Un "vademecum" per la ricostruzione
Quanto ai 4,5 miliardi che serviranno per finanziare l'intero processo di ricostruzione, il sottosegretario non ha specificato dove il governo reperirà i fondi. "Sono risorse nazionali - ha risposto a chi glielo chiedeva - che verranno stanziate dalla legge di bilancio". I contributi diretti che arriveranno invece dalla Commissione europea, ha poi sottolineato De Vincenti, saranno "entro limiti molto stringenti, che possono andare attorno al 6% della spesa complessiva"."E' un provvedimento complesso, esaustivo, una sorta di vademecum per la ricostruzione: i provvedimenti prevedono misure che vanno dal risarcimento integrale degli edifici colpiti, al rinvio del pagamento di imposte e tasse per i cittadini colpiti dal sisma", aggiunge De Vincenti.
Errani: tempi più rapidi rispetto al passato
Il commissario per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 24 agosto prevede "tempi significativamente più rapidi rispetto ad altre esperienze, partendo dalla consapevolezza- spiega in conferenza stampa a palazzo Chigi- che ricostruire centri storici, oltre che l'economia, richiede anni". "Vogliamo ricostruire le pietre, le strutture pubbliche e private ma nello stesso tempo invertire il processo di spopolamento", dice Errani. "Siamo di fronte a un decreto che imposta pienamente la ricostruzione e che con la legge di bilancio troverà la piena copertura per la ricostruzione"
In 62 comuni danni riconosciti al 100%
All'interno del cratere del terremoto del 24 agosto verrà riconosciuto il 100% dei danni a "privati, imprese e abitazioni", comprese le "seconde case", "in realtà abitazioni di famiglia che rappresentano identità ed economia del territorio", ha annunciato Errani, sottolineando che sono complessivamente 62 i comuni inseriti nel cratere. Per quanto riguarda i comuni limitrofi, la scelta del governo è stata quella di riconoscere comunque il 100% dei danni per quanto riguarda le prime case e le seconde case nei centri storici e nei borghi, mentre per le altre seconde case il contributo sarà del 50%. "Si finanzia l'intero progetto di ricostruzione, compreso il miglioramento sismico - ha detto Errani - perché un terremoto 6.0 non deve più produrre crolli e vittime".